Cosa Nostra: differenze tra le versioni

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Dopo il congedo di Mori, secondo Arrigo Petacco<ref>Arrigo Petacco, Il prefetto di ferro, Milano, Mondadori, 1975</ref>, vi fu una recrudescenza del fenomeno mafioso in Sicilia. Lo dimostrerebbe una lettera di un avvocato indirizzata a Mori datata [[1931]]: «''Ora in Sicilia si ammazza e si ruba allegramente come prima. Quasi tutti i capi mafia sono tornati a casa per condono dal confino e dalle galere...''»
Dopo il congedo di Mori, secondo Arrigo Petacco<ref>Arrigo Petacco, Il prefetto di ferro, Milano, Mondadori, 1975</ref>, vi fu una recrudescenza del fenomeno mafioso in Sicilia. Lo dimostrerebbe una lettera di un avvocato indirizzata a Mori datata [[1931]]: «''Ora in Sicilia si ammazza e si ruba allegramente come prima. Quasi tutti i capi mafia sono tornati a casa per condono dal confino e dalle galere...''»


=== Durante la Seconda Guerra Mondiale ===
=== Il ruolo nello sbarco alleato in Sicilia nel 1943 ===
A suggellare la normalizzazione dei rapporti tra mafia e fascismo vi fu la protezione concessa dal regime al boss [[Vito Genovese]], che nel [[1935]] finanziò la costruzione della casa del fascio di Nola e nel gennaio [[1943]] fece assassinare l'antifascista Carlo Tresca. Genovese divenne poi l'interprete ufficiale del capo degli affari civili dell'AMGOT, in Sicilia e a Napoli, il colonnello statunitense '''Charles Poletti'''.
A suggellare la normalizzazione dei rapporti tra mafia e fascismo vi fu la protezione concessa dal regime al boss [[Vito Genovese]], che nel [[1935]] finanziò la costruzione della casa del fascio di Nola e nel gennaio [[1943]] fece assassinare l'antifascista Carlo Tresca. A dimostrazione dell'estrema pragmaticità dei mafiosi, Genovese divenne poi l'interprete ufficiale del capo degli affari civili dell'AMGOT (American Military Government of Occupied Territory) in Sicilia e a Napoli, il colonnello statunitense '''Charles Poletti'''.


Ciononostante, non fu per opportunismo che i mafiosi organici al fascismo e quelli invece mandati al confino decisero di voltare le spalle al regime. A scatenare l'aristocrazia terriera mafiosa fu l'istituzione, nel [[1940]] dell''''Ente Colonizzazione del Latifondo Siciliano''', che costringeva i proprietari terrieri ad apportare migliorie produttive, con il contributo statale, ai propri fondi, pena l'esproprio. Fu così che nacque il comitato d'azione separatista, guidato da un triumvirato composto dal conte massone '''Lucio Tasca''', dal liberale massone '''Andrea Finocchiaro-Aprile''' e dal capomafia di Villalba [[Calogero Vizzini]], comitato che nel [[1942]] prese il nome di Movimento per l'indipendenza della Sicilia (MIS), che appoggiò lo sbarco alleato l'anno successivo.


Intanto, negli Stati Uniti si creava il legame tra US Navy e [[Cosa Nostra Americana]]. Fin dallo scoppio della guerra, nel ’39, gli Usa, per quanto ancora formalmente neutrali, cominciarono a rifornire gratuitamente tutti i nemici dell’Asse. Il porto di New York assunse un'importanza strategica e si temevano sabotaggi da parte di spie tedesche e italiane. Fu per scovare e colpire queste ultime, ben nascoste nella numerosa comunità italoamericana newyorkese, che uno dei massimi responsabili dell’intelligence, addetto alla sicurezza portuale, il maggiore '''Radcliffe Haffenden''', decise di prendere i primi contatti con il boss [[Lucky Luciano]], il quale, benché in carcere per una condanna a 50 anni di reclusione per sfruttamento della prostituzione, continuava a controllare le attività illecite del porto tramite il suo affiliato '''Joe Lanza'''. 
La collaborazione con la mafia permise ai servizi segreti americani non solo di smantellare la rete spionistica italiana nel porto di New York, ma anche di garantirvi una forzosa pace sindacale per non turbare l’invio di materiale bellico in Europa<ref>I contatti di Haffenden con Luciano sono confermati dai microfilm pubblicati per un breve periodo sul sito del ''Freedom information act'' (Foia) che riporta i resoconti delle indagini della stessa Fbi su Haffenden.</ref>.


=== Agli albori della Repubblica ===
=== Agli albori della Repubblica ===