Mauro Rostagno: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nessun oggetto della modifica
Riga 40: Riga 40:
Il processo si aprì il [[2 febbraio]] [[2011]], a quasi 23 anni dall'uccisione del giornalista, a Trapani. La figlia di Rostagno, Maddalena, aprì un gruppo su facebook che segue tutte le udienze del procedimento. <ref>[http://www.facebook.com/groups/169068116473254 Gruppo Facebook Processo per l'omicidio di Mauro Rostagno]</ref>
Il processo si aprì il [[2 febbraio]] [[2011]], a quasi 23 anni dall'uccisione del giornalista, a Trapani. La figlia di Rostagno, Maddalena, aprì un gruppo su facebook che segue tutte le udienze del procedimento. <ref>[http://www.facebook.com/groups/169068116473254 Gruppo Facebook Processo per l'omicidio di Mauro Rostagno]</ref>


Il 16 aprile 2014 i pm della Dda di Palermo Gaetano Paci e Francesco Del Bene chiesero la pena dell'ergastolo per i due imputati. Per la pubblica accusa, "''il modus operandi seguito nel delitto Rostagno è quello tipicamente mafioso''" e il movente sarebbe stato da ricondurre "''all'attività giornalistica, destabilizzante della quiete criminale''" che Rostagno conduceva dagli schermi dell'emittente televisiva locale Rtc. I difensori Stefano Vezzadini e Giancarlo Ingrassia, per Virga, e Vito e Salvatore Galluffo, per Mazzara, chiesero invece l'assoluzione dei loro assistiti "per non aver commesso il fatto".
Il [[16 aprile]] [[2014]] i pm della Dda di Palermo Gaetano Paci e Francesco Del Bene chiesero la pena dell'ergastolo per i due imputati. Per la pubblica accusa, "''il modus operandi seguito nel delitto Rostagno è quello tipicamente mafioso''" e il movente sarebbe stato da ricondurre "''all'attività giornalistica, destabilizzante della quiete criminale''" che Rostagno conduceva dagli schermi dell'emittente televisiva locale Rtc. I difensori Stefano Vezzadini e Giancarlo Ingrassia, per Virga, e Vito e Salvatore Galluffo, per Mazzara, chiesero invece l'assoluzione dei loro assistiti "per non aver commesso il fatto".


Alle 23:38 del 15 maggio 2014 la Corte, presieduta da Angelo Pellino e riunita in Camera di Consiglio dalle 12 del martedì precedente nell'aula bunker del carcere di Trapani, ha emesso una condanna all’'''ergastolo''' per Vito Mazzara e Vincenzo Virga per l'omicidio di Mauro Rostagno. Il collegio ha condannato inoltre i due imputati al '''risarcimento delle parti civili''' tra le quali l'Ordine dei giornalisti, la comunità Saman, di cui Rostagno era il fondatore, i familiari del sociologo e l'Associazione della stampa. La Corte ha anche disposto la trasmissione in Procura delle deposizioni di una serie di testimoni tra i quali l'ex sottufficiale dei carabinieri Beniamino Cannas e dell'editrice dell'emittente televisiva Rtc, Caterina Ingrasciotta, televisione privata dalla quale Rostagno denunciava cosa nostra e i suoi legami con la massoneria deviata.
Alle 23:38 del [[15 maggio]] 2014 la Corte, presieduta da Angelo Pellino e riunita in Camera di Consiglio dalle 12 del martedì precedente nell'aula bunker del carcere di Trapani, ha emesso una condanna all’'''ergastolo''' per Vito Mazzara e Vincenzo Virga per l'omicidio di Mauro Rostagno. Il collegio ha condannato inoltre i due imputati al '''risarcimento delle parti civili''' tra le quali l'Ordine dei giornalisti, la comunità Saman, di cui Rostagno era il fondatore, i familiari del sociologo e l'Associazione della stampa. La Corte ha anche disposto la trasmissione in Procura delle deposizioni di una serie di testimoni tra i quali l'ex sottufficiale dei carabinieri Beniamino Cannas e dell'editrice dell'emittente televisiva Rtc, Caterina Ingrasciotta, televisione privata dalla quale Rostagno denunciava cosa nostra e i suoi legami con la massoneria deviata.


== Note ==
== Note ==

Menu di navigazione