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La reazione dello Stato continuò molto duramente, procedendo all'arresto di quasi 2mila persone. [[Cosa Nostra]], che non era storicamente preparata a una controffensiva del genere, decise di fare quello che meglio le riusciva: nascondersi nell'ombra, nell'attesa di tempi migliori. Nell'estate del 1963 la Commissione si riunì, votando il proprio scioglimento. Le Famiglie smobilitarono e si diedero alla macchia, tanto che a Palermo non si riscuoteva nemmeno più il pizzo e negli anni successivi i delitti di mafia quasi sparirono. Parecchi boss fuggirono all'estero, tra questi [[Salvatore Greco]] e [[Tommaso Buscetta|Buscetta]]. | La reazione dello Stato continuò molto duramente, procedendo all'arresto di quasi 2mila persone. [[Cosa Nostra]], che non era storicamente preparata a una controffensiva del genere, decise di fare quello che meglio le riusciva: nascondersi nell'ombra, nell'attesa di tempi migliori. Nell'estate del 1963 la Commissione si riunì, votando il proprio scioglimento. Le Famiglie smobilitarono e si diedero alla macchia, tanto che a Palermo non si riscuoteva nemmeno più il pizzo e negli anni successivi i delitti di mafia quasi sparirono. Parecchi boss fuggirono all'estero, tra questi [[Salvatore Greco]] e [[Tommaso Buscetta|Buscetta]]. | ||
==== I processi sfumati e il ritorno al potere ==== | |||
Il carcere di Palermo scoppiava di uomini d'onore. La repressione dello Stato aveva funzionato e tra i detenuti eccellenti cominciò a circolare anche l'idea di sciogliere Cosa Nostra. A Corleone il [[14 maggio]] [[1964]] venne arrestato dal commissario Mangano anche [[Luciano Leggio]], nella camera da letto di Leoluchina Sorisi, la ex-fidanzata di [[Placido Rizzotto]], che aveva giurato di mangiare il cuore degli assassini del suo amato. Lo sbandamento in Cosa Nostra durò poco: il processo per la Strage di Ciaculli, rinominato "[[Processo dei 114]]" (in realtà gli imputati erano 113), celebrato a Catanzaro, in Calabria, per legittima suspicione, si risolse a fine [[1968]] con una raffica di assoluzioni e anche le uniche condanne inferte (27 anni per Pietro Torretta; 22 ad Angelo La Barbera; 10 anni per Salvatore Greco e Tommaso Buscetta, condannati in contumacia) non ebbero effetti, in quanto tutti già in libertà per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva. L'Ucciardone si svuotò in tre settimane e nel settimo e nell'ottavo braccio restarono pochi mafiosi, quelli non imputati a Catanzaro, tra cui [[Totò Riina]], in carcere per la guerra di mafia che aveva portato all'eliminazione del boss di Corleone [[Michele Navarra]]. | |||
Nel processo contro i Corleonesi, celebrato a Bari sempre per legittima suspicione, nonostante le prove schiaccianti, a seguito di una lettera minatoria giunta al presidente della Corte il [[10 giugno]] [[1969]] venne pronunciata una sentenza di assoluzione per tutti e 64 gli imputati, cancellando le accuse di associazione a delinquere e di omicidio. Nelle 307 pagine di motivazione alla sentenza la corte non arrivò a non riconoscere l'esistenza della mafia "''perché non può che prenderne atto''", ma mise nero su bianco che "''l'equazione mafia uguale associazione a delinquere, sulla quale hanno così a lungo insistito gli inquirenti e sulla quale si è esercitata la capacità dialettica del magistrato istruttore è priva di apprezzabili conseguenze sul piano processuale''". Dopo questa assoluzione sia Riina che Leggio si diedero nuovamente alla latitanza. | |||
La conclusione della Prima Guerra di Mafia si ebbe con la [[Strage di viale Lazio]]: il [[10 dicembre]] [[1969]], alle 18:45, un commando composto da Totò Riina, [[Bernardo Provenzano]], [[Calogero Bagarella]] della cosca di Corleone, [[Emanuele D'Agostino]] e [[Gaetano Grado]] della cosca di Santa Maria di Gesù e [[Damiano Caruso]] della cosca di Riesi irruppe negli uffici del costruttore Girolamo Moncada in viale Lazio, a Palermo, per regolare i conti con Michele Cavataio, che rimase ucciso insieme ai suoi uomini. | |||
=== L'ascesa dei Corleonesi === | === L'ascesa dei Corleonesi === | ||
* ''Per approfondire, vedi [[Clan dei Corleonesi]]'' | |||
=== La Seconda Guerra di Mafia === | === La Seconda Guerra di Mafia === | ||
* ''Per approfondire, vedi [[Seconda Guerra di Mafia]]'' | |||
=== Il Regno di Totò Riina === | === Il Regno di Totò Riina === | ||
=== Il Maxiprocesso di Palermo === | === Il Maxiprocesso di Palermo === | ||
* ''Per approfondire, vedi [[Maxiprocesso di Palermo]]'' | |||
=== Il crollo del Muro di Berlino e le Stragi === | === Il crollo del Muro di Berlino e le Stragi === | ||
=== La Sommersione === | === La Sommersione === | ||
=== L'arresto di Provenzano === | === L'arresto di Provenzano === | ||
=== Il pentimento di Gaspare Spatuzza === | === Il pentimento di Gaspare Spatuzza === | ||
* ''Per approfondire, vedi [[Gaspare Spatuzza]]'' | |||
=== Il processo sulla Trattativa Stato-Mafia === | === Il processo sulla Trattativa Stato-Mafia === | ||
* ''Per approfondire, vedi [[Trattativa Stato-mafia]]'' | |||
== La Struttura == | == La Struttura == |