Cosa Nostra: differenze tra le versioni

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Storicamente, l'emigrazione italiana di fine '800 riguardò prevalentemente le regioni settentrionali, con tre regioni che fornirono da sole più del 47% dell'intero flusso migratorio (Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte)<ref>Rielaborazione dati Istat in Gianfausto Rosoli, Un secolo di emigrazione italiana 1876-1976, Roma, Cser, 1978</ref>. Nei primi due decenni del XX Secolo invece il primato passò alle regioni meridionali: su quasi nove milioni di emigrati italiani da tutta Italia, un terzo proveniva da Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Storicamente, l'emigrazione italiana di fine '800 riguardò prevalentemente le regioni settentrionali, con tre regioni che fornirono da sole più del 47% dell'intero flusso migratorio (Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte)<ref>Rielaborazione dati Istat in Gianfausto Rosoli, Un secolo di emigrazione italiana 1876-1976, Roma, Cser, 1978</ref>. Nei primi due decenni del XX Secolo invece il primato passò alle regioni meridionali: su quasi nove milioni di emigrati italiani da tutta Italia, un terzo proveniva da Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.


Tra il [[1901]] e il [[1913]] poco più di un milione di siciliani lasciarono l'Italia. Di questi, 800mila scelsero come meta gli Stati Uniti d'America<ref>Dickie, p.199</ref>. La prima notizia storica però della presenza di "''ben noti e famigerati siciliani assassini, falsari e ladri''" si ritrova in un articolo della primavera del 1869 apparso sul New Orleans Times, che si riferiva esplicitamente a "''una sorta di compartecipazione generale o società per azioni per il saccheggio e la dispersione della città''".
Tra il [[1901]] e il [[1913]] poco più di un milione di siciliani lasciarono l'Italia. Di questi, 800mila scelsero come meta gli Stati Uniti d'America<ref>Dickie (2005), p.199</ref>. La prima notizia storica però della presenza di "''ben noti e famigerati siciliani assassini, falsari e ladri''" si ritrova in un articolo della primavera del 1869 apparso sul New Orleans Times, che si riferiva esplicitamente a "''una sorta di compartecipazione generale o società per azioni per il saccheggio e la dispersione della città''".


Il radicamento dei gruppi che poi avrebbero dato vita a [[Cosa Nostra Americana]] ricalcava i flussi migratori dell'epoca, per cui '''New York''' e '''New Orleans''' divennero il centro delle classiche attività criminali mafiose, dalle estorsioni alle rapine, fino alle minacce di morte, agli sfregi, ai boicottaggi delle attività commerciali, inizialmente ai danni della stessa comunità italiana.
Il radicamento dei gruppi che poi avrebbero dato vita a [[Cosa Nostra Americana]] ricalcava i flussi migratori dell'epoca, per cui '''New York''' e '''New Orleans''' divennero il centro delle classiche attività criminali mafiose, dalle estorsioni alle rapine, fino alle minacce di morte, agli sfregi, ai boicottaggi delle attività commerciali, inizialmente ai danni della stessa comunità italiana.
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Il primo delitto eccellente accertato per mano mafiosa fu invece quello di '''David Hennessy''', sovrintendente della polizia di New Orleans; per il suo omicidio vennero incriminati 19 siciliani, ma il tutto si risolse in un'assoluzione, anche per via dell'intimidazione a cui furono sottoposti i testimoni. L'indignazione dell'opinione pubblica fu tale che sfociò in quello che ancora oggi è ricordato come '''il più grande linciaggio della storia americana''': dei 19 assolti, la folla ne impiccò due e fucilò nove, mentre gli altri otto riuscirono a fuggire.  
Il primo delitto eccellente accertato per mano mafiosa fu invece quello di '''David Hennessy''', sovrintendente della polizia di New Orleans; per il suo omicidio vennero incriminati 19 siciliani, ma il tutto si risolse in un'assoluzione, anche per via dell'intimidazione a cui furono sottoposti i testimoni. L'indignazione dell'opinione pubblica fu tale che sfociò in quello che ancora oggi è ricordato come '''il più grande linciaggio della storia americana''': dei 19 assolti, la folla ne impiccò due e fucilò nove, mentre gli altri otto riuscirono a fuggire.  


Particolarmente nota a cavallo tra i due secoli fu la cosca guidata da [[Giuseppe Morello]], anche per via delle indagini di [[Joe Petrosino]] su quello che è passato alla storia come il «''delitto del barile''»: gli inquirenti ritrovarono il cadavere di Benedetto Madonia, affiliato alla cosca, in un barile al n.743 di East 11th Street, vicino all'angolo con l'Avendue D<ref>Dickie, p.205</ref>. Nonostante il processo finì nel nulla, Petrosino divenne il simbolo della lotta alla mafia americana e continuò le sue indagini, che lo portarono fino in Sicilia. Lì, a dimostrazione del forte legame con la Sicilia, fu ucciso in piazza Marina il [[12 marzo]] [[1909]], durante una "''missione segreta''" volta a creare una rete informativa indipendente in Italia che si occupasse dei criminali con precedenti penali in Sicilia, di modo da avere prove sufficienti per estradarli dagli USA.
Particolarmente nota a cavallo tra i due secoli fu la cosca guidata da [[Giuseppe Morello]], anche per via delle indagini di [[Joe Petrosino]] su quello che è passato alla storia come il «''delitto del barile''»: gli inquirenti ritrovarono il cadavere di Benedetto Madonia, affiliato alla cosca, in un barile al n.743 di East 11th Street, vicino all'angolo con l'Avendue D<ref>Dickie (2005), p.205</ref>. Nonostante il processo finì nel nulla, Petrosino divenne il simbolo della lotta alla mafia americana e continuò le sue indagini, che lo portarono fino in Sicilia. Lì, a dimostrazione del forte legame con la Sicilia, fu ucciso in piazza Marina il [[12 marzo]] [[1909]], durante una "''missione segreta''" volta a creare una rete informativa indipendente in Italia che si occupasse dei criminali con precedenti penali in Sicilia, di modo da avere prove sufficienti per estradarli dagli USA.


=== Sotto il fascismo ===
=== Sotto il fascismo ===