Giuseppe Montalto: differenze tra le versioni
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'''Giuseppe Montalto''' (Trapani, [[14 maggio]] [[1965]] - Trapani, [[23 dicembre]] [[1995]]) è stato un poliziotto, vittima innocente di [[Cosa Nostra]]. | |||
== Biografia == | |||
Dopo aver lavorato per anni alla Casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino (“''Le Vallette''”), Montalto nel [[1993]] venne trasferito nella Casa di Reclusione di Palermo "Calogero Di Bona" - Ucciardone nella sezione di massima sorveglianza, destinata ai mafiosi condannati al 41bis. Nell'ambito del suo lavoro, impedì al boss palermitano Raffaele Ganci di passare una lettera al catanese Nitto Santapaola, denunciando l'accaduto. | |||
=== L'omicidio === | |||
Il giorno dell'antivigilia di Natale del [[1995]] Montalto venne ucciso in contrada Palma a Trapani, mentre era fermo in auto con la moglie Liliana, in attesa della seconda figlia Ylenia, e della prima figlia di 10 mesi, Federica. | |||
== Indagini e Processi == | |||
Le indagini e i processi accertarono che l'ordine di morte era arrivato dall'Ucciardone, in particolare dai boss palermitani. «''Ninuccio manda a dire che vuole fatta una cortesia, vuole eliminata una guardia carceraria che "si comporta male"''». A Salemi, nella villetta di Rosario Calandrino, si svolsero diversi summit per decidere e organizzare l'omicidio di Montalto, alla presenza anche di [[Matteo Messina Denaro|Messina Denaro]]. Grazie all'aiuto di un informatore dentro la Motorizzazione, riuscirono a individuare che quello da uccidere aveva una Fiat Tipo targato Torino. | |||
Al processo l'omicidio venne definito «''il regalo di Natale ai detenuti, così si fanno il Natale più allegro''». Al termine, vennero condannati in qualità di mandanti Matteo Messina Denaro, Vincenzo Virga, Nicolò Di Trapani e l'esecutore materiale, Vito Mazzara. | |||
== Bibliografia == | |||
* Rino Giacalone, ''Tredici anni dopo il delitto dell'agente di polizia penitenziaria Giuseppe Montalto'', Sito web a.marsala.it, 23 dicembre 2008 | |||
* Sito web del Ministero dell'Interno, ''Testimonianze di coraggio, Giuseppe Montalto la guardia dell'Ucciardone uccisa per avvertimento'', 5 gennaio 2018 | |||
[[Categoria:Poliziotti]] [[Categoria:Forze dell'Ordine]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di Cosa Nostra]] [[Categoria:Nati il 14 maggio]] [[Categoria:Nati nel 1965]] [[Categoria:Morti il 23 dicembre]] [[Categoria:Morti nel 1995]] |
Versione attuale delle 16:28, 1 apr 2020
Giuseppe Montalto (Trapani, 14 maggio 1965 - Trapani, 23 dicembre 1995) è stato un poliziotto, vittima innocente di Cosa Nostra.
Biografia
Dopo aver lavorato per anni alla Casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino (“Le Vallette”), Montalto nel 1993 venne trasferito nella Casa di Reclusione di Palermo "Calogero Di Bona" - Ucciardone nella sezione di massima sorveglianza, destinata ai mafiosi condannati al 41bis. Nell'ambito del suo lavoro, impedì al boss palermitano Raffaele Ganci di passare una lettera al catanese Nitto Santapaola, denunciando l'accaduto.
L'omicidio
Il giorno dell'antivigilia di Natale del 1995 Montalto venne ucciso in contrada Palma a Trapani, mentre era fermo in auto con la moglie Liliana, in attesa della seconda figlia Ylenia, e della prima figlia di 10 mesi, Federica.
Indagini e Processi
Le indagini e i processi accertarono che l'ordine di morte era arrivato dall'Ucciardone, in particolare dai boss palermitani. «Ninuccio manda a dire che vuole fatta una cortesia, vuole eliminata una guardia carceraria che "si comporta male"». A Salemi, nella villetta di Rosario Calandrino, si svolsero diversi summit per decidere e organizzare l'omicidio di Montalto, alla presenza anche di Messina Denaro. Grazie all'aiuto di un informatore dentro la Motorizzazione, riuscirono a individuare che quello da uccidere aveva una Fiat Tipo targato Torino.
Al processo l'omicidio venne definito «il regalo di Natale ai detenuti, così si fanno il Natale più allegro». Al termine, vennero condannati in qualità di mandanti Matteo Messina Denaro, Vincenzo Virga, Nicolò Di Trapani e l'esecutore materiale, Vito Mazzara.
Bibliografia
- Rino Giacalone, Tredici anni dopo il delitto dell'agente di polizia penitenziaria Giuseppe Montalto, Sito web a.marsala.it, 23 dicembre 2008
- Sito web del Ministero dell'Interno, Testimonianze di coraggio, Giuseppe Montalto la guardia dell'Ucciardone uccisa per avvertimento, 5 gennaio 2018