Candeloro Catanese: differenze tra le versioni
mNessun oggetto della modifica |
mNessun oggetto della modifica |
||
(Una versione intermedia di uno stesso utente non è mostrata) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{espandere}} | {{espandere}} | ||
'''Candeloro Catanese''' (Villafranca | '''Candeloro Catanese''' (Villafranca, [[11 agosto]] [[1920]] - Monreale, [[4 luglio]] [[1949]]) è stato un poliziotto italiano, ucciso dalla mafia. | ||
== Biografia == | == Biografia == | ||
Riga 9: | Riga 9: | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
* | * Giornale di Sicilia, edizione del 3 luglio 1949 | ||
* | * Giornale "L'Ora”, edizione del 5 luglio 1949 | ||
[[Categoria:Poliziotti]] [[Categoria:Forze dell'Ordine]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di Cosa Nostra]] [[Categoria:Nati l'11 agosto]] [[Categoria:Nati nel 1920]] [[Categoria:Morti il 4 luglio]] [[Categoria:Morti nel 1949]] | [[Categoria:Poliziotti]] [[Categoria:Poliziotti Vittime di mafia]] [[Categoria:Forze dell'Ordine]] [[Categoria:Forze dell'Ordine Vittime di mafia]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di Cosa Nostra]] [[Categoria:Nati l'11 agosto]] [[Categoria:Nati nel 1920]] [[Categoria:Morti il 4 luglio]] [[Categoria:Morti nel 1949]] | ||
[[Categoria:Vittime senza giustizia]] | [[Categoria:Vittime senza giustizia]] |
Versione attuale delle 12:45, 22 nov 2021
Candeloro Catanese (Villafranca, 11 agosto 1920 - Monreale, 4 luglio 1949) è stato un poliziotto italiano, ucciso dalla mafia.
Biografia
Entrato giovanissimo in polizia, era stato assegnato al Reparto Autonomo Guardie presso l’Ispettorato Generale di Polizia di Stato per la Sicilia e componenti del Nucleo Mobile di S. Giuseppe Jato, in provincia di Palermo, un avamposto istituito per la repressione del banditismo e la cattura della banda del famigerato Salvatore Giuliano. Il 2 luglio 1949, verso le 20:30, si trovava a bordo di una camionetta Fiat 1100 con il Commissario Mariano Lando e i colleghi Carmelo Gucciardi, Carmelo Agnone, Carmelo Lentini, Michele Marinaro, Quinto Reda e Giovanni Biundo, per partecipare a una riunione dell’Ispettorato a Palermo.
Quando il veicolo giunse in località Portella Paglia, una frazione di Monreale, un gruppo di una decina di banditi aprì il fuoco con raffiche di mitra, lanciando anche bombe a mano. Le prime raffiche colpirono Agnone, Lentini e Reda, che morirono sul colpo. Gli altri, facendosi scudo con la macchina, risposero al fuoco. Quando arrivarono i soccorsi tutti i poliziotti erano feriti, alcuni in modo grave. Poco dopo morì Marinaro e dopo due giorni di agonia Catanese.
Bibliografia
- Giornale di Sicilia, edizione del 3 luglio 1949
- Giornale "L'Ora”, edizione del 5 luglio 1949