Pasquale Cacciapuoti: differenze tra le versioni

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'''Pasquale Cacciapuoti''' (Villaricca, [[1937]], - Villaricca, [[23 dicembre]] [[1994]]) è stato un commerciante napoletano, ucciso dalla [[camorra]] per aver confermato le dichiarazioni del collaboratore di giustizia [[Pietro Pugliese]]. che lo individuava tra le vittime del racket di Villaricca.
 
== Biografia ==
Proprietario di un grande mobilificio della zona, venne preso di mira dal clan di camorra locale e per anni si piegò alle estorsioni, per timore di ritorsioni verso la sua famiglia. I ricatti e le estorsioni portarono al fallimento dell'azienda, nel [[1990]], con oltre un miliardo e mezzo di debito.
 
Nemmeno allora si diede per vinto: intestò la nuova attività ai figli e tentò di ripagare i debiti rivolgendosi però agli usurai, finendo in una nuova spirale di ricatti e minacce<ref>la Repubblica, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/27/assassinato-dagli-usurai.html Assassinato dagli usurai]'', 27 dicembre 1994</ref>.
 
=== L'omicidio ===
La sera del 23 dicembre 1994 Cacciapuoti stava rientrando a casa, quando un killer gli sparò un solo colpo alla nuca, uccidendolo.
 
== Il movente ==
Inizialmente gli inquirenti avevano seguito la pista del mancato saldo dei debiti, poi il collaboratore Pietro Pugliese confermò invece la circostanza della vendetta<ref>Giovanni Marino, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/28/vendetta-non-usura-ecco-perche.html Vendetta, non usura, ecco perché è morto]'', la Repubblica, 28 dicembre 1994</ref>.
 
== Note ==
<references></references>
 
== Bibliografia ==
* Archivio storico ''La Repubblica''
 
[[Categoria:Commercianti]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di Camorra]] [[Categoria:Nati nel 1937]] [[Categoria:Morti il 23 dicembre]] [[Categoria:Morti nel 1994]]

Versione attuale delle 16:46, 10 mar 2020


Pasquale Cacciapuoti (Villaricca, 1937, - Villaricca, 23 dicembre 1994) è stato un commerciante napoletano, ucciso dalla camorra per aver confermato le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pietro Pugliese. che lo individuava tra le vittime del racket di Villaricca.

Biografia

Proprietario di un grande mobilificio della zona, venne preso di mira dal clan di camorra locale e per anni si piegò alle estorsioni, per timore di ritorsioni verso la sua famiglia. I ricatti e le estorsioni portarono al fallimento dell'azienda, nel 1990, con oltre un miliardo e mezzo di debito.

Nemmeno allora si diede per vinto: intestò la nuova attività ai figli e tentò di ripagare i debiti rivolgendosi però agli usurai, finendo in una nuova spirale di ricatti e minacce[1].

L'omicidio

La sera del 23 dicembre 1994 Cacciapuoti stava rientrando a casa, quando un killer gli sparò un solo colpo alla nuca, uccidendolo.

Il movente

Inizialmente gli inquirenti avevano seguito la pista del mancato saldo dei debiti, poi il collaboratore Pietro Pugliese confermò invece la circostanza della vendetta[2].

Note

  1. la Repubblica, Assassinato dagli usurai, 27 dicembre 1994
  2. Giovanni Marino, Vendetta, non usura, ecco perché è morto, la Repubblica, 28 dicembre 1994

Bibliografia

  • Archivio storico La Repubblica