Pasquale Cacciapuoti
Pasquale Cacciapuoti (Villaricca, 1937, - Villaricca, 23 dicembre 1994) è stato un commerciante napoletano, ucciso dalla camorra per aver confermato le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pietro Pugliese. che lo individuava tra le vittime del racket di Villaricca.
Biografia
Proprietario di un grande mobilificio della zona, venne preso di mira dal clan di camorra locale e per anni si piegò alle estorsioni, per timore di ritorsioni verso la sua famiglia. I ricatti e le estorsioni portarono al fallimento dell'azienda, nel 1990, con oltre un miliardo e mezzo di debito.
Nemmeno allora si diede per vinto: intestò la nuova attività ai figli e tentò di ripagare i debiti rivolgendosi però agli usurai, finendo in una nuova spirale di ricatti e minacce[1].
L'omicidio
La sera del 23 dicembre 1994 Cacciapuoti stava rientrando a casa, quando un killer gli sparò un solo colpo alla nuca, uccidendolo.
Il movente
Inizialmente gli inquirenti avevano seguito la pista del mancato saldo dei debiti, poi il collaboratore Pietro Pugliese confermò invece la circostanza della vendetta[2].
Note
- ↑ la Repubblica, Assassinato dagli usurai, 27 dicembre 1994
- ↑ Giovanni Marino, Vendetta, non usura, ecco perché è morto, la Repubblica, 28 dicembre 1994
Bibliografia
- Archivio storico La Repubblica