Lea Garofalo: differenze tra le versioni

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<blockquote>«So solo che la mia vita è stata sempre niente, non glien'è mai fregato niente a nessuno di me, non ho mai avuto né affetto né amore da nessuno, sono nata nella sfortuna e ci morirò. Oggi però ho una speranza, una ragione per cui vivere e per andare avanti, questa ragione si chiama DENISE, ed è mia FIGLIA. Lei avrà da me tutto quello che io non ho mai avuto da nessuno». ('''Lea Garofalo''')</blockquote>[[File:Lea Garofalo.jpg|200x200px|thumb|Lea Garofalo|alt=Lea Garofalo]]
<blockquote>«So solo che la mia vita è stata sempre niente, non glien'è mai fregato niente a nessuno di me, non ho mai avuto né affetto né amore da nessuno, sono nata nella sfortuna e ci morirò. Oggi però ho una speranza, una ragione per cui vivere e per andare avanti, questa ragione si chiama DENISE, ed è mia FIGLIA. Lei avrà da me tutto quello che io non ho mai avuto da nessuno»<ref>Dal diario personale di Lea Garofalo</ref>. ('''Lea Garofalo''')</blockquote>[[File:Lea Garofalo.jpg|200x200px|thumb|Lea Garofalo|alt=Lea Garofalo]]


'''Lea Garofalo''' (Petilia Policastro, [[4 aprile]] [[1974]] – Milano, [[24 novembre]] [[2009]]) è stata una testimone di giustizia italiana, vittima innocente di [['ndrangheta]]. È la madre di [[Denise Cosco]], anch'essa testimone di giustizia.
'''Lea Garofalo''' (Petilia Policastro, [[4 aprile]] [[1974]] – Milano, [[24 novembre]] [[2009]]) è stata una testimone di giustizia italiana, vittima innocente di [['ndrangheta]]. È la madre di [[Denise Cosco]], anch'essa testimone di giustizia.

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