Sacco di Palermo: differenze tra le versioni

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=== Premiata ditta Lima-Ciancimino ===
=== Premiata ditta Lima-Ciancimino ===
[[File:Lima ciancimino.jpg|200px|thumb|left|Salvo Lima con Vito Ciancimino]]
[[File:Lima ciancimino.jpg|200px|thumb|left|Salvo Lima con Vito Ciancimino]]
Divenuto consigliere comunale nel 1956, tra il 1958 e il 1963 [[Salvo Lima]] ricoprì la carica di Sindaco di Palermo, in qualità di esponente della corrente fanfaniana della Democrazia Cristiana, fondata da [[Giovanni Gioia]]. Al suo fianco, in giunta, nel ruolo cruciale di Assessore ai Lavori Pubblici, vi era il corleonese [[Vito Ciancimino]]. Il motto della Democrazia Cristiana a quel tempo era "''Palermo è bella, facciamola più bella''". Il piano regolatore prevedeva di portare all'ubranizzazione 4700 ettari, su 17.000 del piano comunale e 10.000 della parte pianeggiante. Bastò il connubbio Lima-Ciancimino per avviare una intensa attività edilizia all'interno del centro cittadino: la speculazione edilizia raggiunse così punte elevatissime. In quattro anni, infatti, il Comune concesse 4205 licenze edilizie. Di queste, in un solo mese, più di 3000 furono rilasciate a cinque personaggi: '''Salvatore Milazzo''' (1653), '''Lorenzo Ferrante''' (447), '''Michele Caggeggi''' (702), '''Francesco Lepanto''' (447), '''Giuseppe Mineo'''. Tutti pensionati nullatenenti, ad eccezione di Lepanto che era ingegnere: quindi, tutti prestanome di costruttori edili.
Divenuto consigliere comunale nel 1956, tra il 1958 e il 1963 [[Salvo Lima]] ricoprì la carica di Sindaco di Palermo, in qualità di esponente della corrente fanfaniana della Democrazia Cristiana, fondata da [[Giovanni Gioia]]. Al suo fianco, in giunta, nel ruolo cruciale di Assessore ai Lavori Pubblici, vi era il corleonese [[Vito Ciancimino]]. Il motto della Democrazia Cristiana a quel tempo era "''Palermo è bella, facciamola più bella''". Il piano regolatore prevedeva di portare all'urbanizzazione 4700 ettari, su 17.000 del piano comunale e 10.000 della parte pianeggiante. Bastò il connubbio Lima-Ciancimino per avviare una intensa attività edilizia all'interno del centro cittadino: la speculazione edilizia raggiunse così punte elevatissime. In quattro anni, infatti, il Comune concesse 4205 licenze edilizie. Di queste, in un solo mese, più di 3000 furono rilasciate a cinque personaggi: '''Salvatore Milazzo''' (1653), '''Lorenzo Ferrante''' (447), '''Michele Caggeggi''' (702), '''Francesco Lepanto''' (447), '''Giuseppe Mineo'''. Tutti pensionati nullatenenti, ad eccezione di Lepanto che era ingegnere: quindi, tutti prestanome di costruttori edili.


=== La società VA.LI.GIO ===
=== La società VA.LI.GIO ===

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