Locale di Pioltello: differenze tra le versioni

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== Attività ==
== Attività ==
Dall'[[Operazione Crimine-Infinito]] risulta che la principale attività svolta dai membri della Locale di Pioltello sia il traffico di stupefacenti. Il capo della Locale, [[Alessandro Manno]], era titolare attraverso prestanome e parenti di diverse attività commerciali, fra cui negozi di abbigliamento e gestione di videopoker nella zona. Questo segnala l'elevato livello di infiltrazione dell[['Ndrangheta]] in attività formalmente lecite. L'utilizzo dell'intimidazione tipica del metodo mafioso risulta particolarmente utilizzata dal clan, come evidenzia il pm [[Alessandra Dolci]] durante la requisitoria del [[processo Infinito]]: "A Pioltello comandano Alessandro Manno e Cosimo Maiolo. Entrambi gestiscono gli affari della cosca. Business illeciti come la droga o apparentemente leciti, come, ad esempio, la gestione dei videopoker nei locali della zona. Uno di questi è la trattoria La Fontana gestita dalla signora C.D. La sua vicenda viene riassunta dal pm. “Ha ricevuto la visita di Cosimo Maiolo, il quale le ha detto che doveva mettere nel suo bar le loro macchinette videopoker“. La signora si rifiuta. Poche ore dopo si presenta il fratello di Maiolo e si mette a spaccare tutte le macchinette presenti nel locale. Quindi urla: “Qui comandiamo noi, io ti brucio il locale”. Naturalmente la signora non denuncia. E non lo fa nemmeno W. C., il quale, dopo una discussione in un bar di Pandino, viene picchiato da Cosimo Maiolo. Il boss ci va giù duro e utilizza una mazza da baseball. Dopo l’aggressione, W. va al pronto soccorso. “Aveva la testa spaccata – prosegue il pm nella sua requisitoria – . Ha avuto otto punti di sutura. Al pronto soccorso ha detto che era caduto dalla bicicletta e non ha nemmeno preso la malattia, ma le ferie per dodici giorni”.<ref>Davide Milosa, "Lombardia provincia di ‘ndrangheta  Dove se non paghi ti sequestrano i figli", 10 luglio 2011, http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/10/lombardia-provincia-di-ndrangheta-se-non-paghi-ti-sequestrano-i-figli/144436/</ref>
Dall'[[Operazione Crimine-Infinito]] risulta che la principale attività svolta dai membri della Locale di Pioltello sia '''il traffico di stupefacenti'''. Il capo della Locale, [[Alessandro Manno]], era titolare attraverso prestanome e parenti di diverse attività commerciali, fra cui '''negozi di abbigliamento''' e '''gestione di videopoker''' nella zona. Questo segnala l'elevato livello di infiltrazione della [['Ndrangheta|'ndrangheta]] in attività formalmente lecite.  
 
L'utilizzo dell''''intimidazione''' tipica del metodo mafioso risulta particolarmente utilizzata dal clan, come evidenziò nel [[2011]] il pm [[Alessandra Dolci]] durante la requisitoria del processo Infinito, quando arrivò a sostenere che a Pioltello comandavano Alessandro Manno e Cosimo Maiolo, i quali gestivano gli affari illeciti come la droga o apparentemente leciti, come la gestione dei videopoker nei locali della zona. La storia di uno di questi in particolare, la trattoria "La Fontana" gestita dalla signora C.D., venne posta all'attenzione della giuria come caso paradigmatico del potere della 'ndrina. La signora C.D. aveva infatti ricevuto la visita del Maiolo, il quale, al suo rifiuto di installare le proprie macchinette videopoker nel locale, subisce la devastazione di tutte le altre macchinette presenti nel locale da parte del fratello del Maiolo, il quale urlò: “''Qui comandiamo noi, io ti brucio il locale''”. La signora non denunciò il fatto e non lo fece nemmeno W.C., picchiato con una mazza da baseball da Cosimo Maiolo, che lo mandò in ospedale per una discussione in un bar di Pandino. “''Aveva la testa spaccata'' – prosegue il pm nella sua requisitoria – ''Ha avuto otto punti di sutura. Al pronto soccorso ha detto che era caduto dalla bicicletta e non ha nemmeno preso la malattia, ma le ferie per dodici giorni''”.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/10/lombardia-provincia-di-ndrangheta-se-non-paghi-ti-sequestrano-i-figli/144436 Davide Milosa, "Lombardia provincia di ‘ndrangheta  Dove se non paghi ti sequestrano i figli", Il Fatto Quotidiano, 10 luglio 2011]/</ref>


== Curiosità ==
== Curiosità ==

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