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<center>''Una trattativa indubbiamente ci fu e venne, quantomeno inizialmente, impostata su un do ut des. L’iniziativa fu assunta da rappresentanti delle istituzioni e non dagli uomini di mafia''<ref name="processo Tagliavia">Corte d'Assise di Firenze, Sentenza del Processo Tagliavia per la [[Strage di via dei Georgofili]]</ref></center> | <center>''Una trattativa indubbiamente ci fu e venne, quantomeno inizialmente, impostata su un do ut des. L’iniziativa fu assunta da rappresentanti delle istituzioni e non dagli uomini di mafia''<ref name="processo Tagliavia">Corte d'Assise di Firenze, Sentenza del Processo Tagliavia per la [[Strage di via dei Georgofili]]</ref></center> | ||
Il 30 gennaio 1992 la Corte di Cassazione conferma le condanne di primo grado del Maxiprocesso di Palermo. | Il 30 gennaio 1992 la Corte di Cassazione conferma le condanne di primo grado del Maxiprocesso di Palermo. | ||
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16 marzo 1992: il capo della polizia Vincenzo Parisi scrive in una nota riservata che sono state rivolte minacce di morte al presidente del consiglio Giulio Andreotti e ai ministri Vizzini e Mannino. Per marzo-luglio prevista campagna terroristica contro esponenti DC, PSI, PDS, strategia comprendente anche episodi stragisti. | 16 marzo 1992: il capo della polizia Vincenzo Parisi scrive in una nota riservata che sono state rivolte minacce di morte al presidente del consiglio Giulio Andreotti e ai ministri Vizzini e Mannino. Per marzo-luglio prevista campagna terroristica contro esponenti DC, PSI, PDS, strategia comprendente anche episodi stragisti. | ||
20 marzo 1992: il ministro dell'interno Vincenzo Scotti davanti alla commissione affari costituzionali del senato afferma "nascondere ai cittadini che siamo di fronte a un tentativo di destabilizzazione delle istituzioni da parte della criminalità organizzata è un errore gravissimo" | 20 marzo 1992: il ministro dell'interno Vincenzo Scotti davanti alla commissione affari costituzionali del senato afferma "nascondere ai cittadini che siamo di fronte a un tentativo di destabilizzazione delle istituzioni da parte della criminalità organizzata è un errore gravissimo". Andreotti dice che l'allarme è "una patacca" | ||
Fine marzo 1992: Provenzano incontra Vito Ciancimino a Palermo e dice: "Riina sta prendendo una piega che non mi piace. Gli hanno riempito la testa di minchiate. Qualcuno gli ha promesso, garantito, qualcosa di grosso, veramente grosso. Ha intenzioni brutte" | |||
Fine marzo 1992: Nicola Mancino dice: "A Montecitorio Mancino mi disse: adesso tocca a me" | |||
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