Mariano Barbato

Da WikiMafia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Mariano Barbato (N.D. - Piana degli Albanesi, 20 maggio 1914) è stato un contadino e militante del Partito Socialista italiano, vittima innocente di Cosa Nostra.

Biografia

Uomo di fiducia e cugino di Nicola Barbato, politico di punta del socialismo conosciuto in tutta la nazione, Mariano era un militante impegnato nella tutela dei diritti dei contadini siciliani. A causa del suo attivismo fu arrestato nel 1882 “per istigazione all'ammutinamento dal lavoro durante uno sciopero contadino” e subì diversi processi politici, nel 1894 e nel 1898.

L'omicidio

Il 20 maggio 1914, mentre era intento a costruire un muro in un fondo insieme al cognato Giorgio Pecoraro e Vito Ciulla, Mariano Barbato fu ucciso dai colpi esplosi da un fucile. Nell'agguato morì anche Giorgio Pecoraro. Il suo omicidio fu ritenuto un ammonimento ai socialisti che di lì a poco avrebbero vinto le elezioni comunali.

Indagini e processi

Il leader socialista Nicola Barbato, in una deposizione al giudice istruttore di Palermo, riferì che il sindaco Paolo Sirchia e gli assessori Luca Schiadà e Saverio Fusco sarebbero stati in grado di suggestionare i delinquenti contro gli stessi socialisti. L'ipotesi fu smentita dal delegato di P.S. del comune Andrea Cotugno e successivamente l'inchiesta venne archiviata.