Domenico Zappia
Domenico Zappia (Staiti, 1969 - Reggio Calabria, 2 ottobre 1987) è stato uno studente calabrese, vittima innocente di 'ndrangheta.
Biografia
Figlio di Gaetano, stimato applicato di segreteria al Comune di Staiti, e di Concetta Micera, ex crocerossina della provincia di Avellino e presidente dell’Azione Cattolica, Domenico era un giovane studente modello. In quel 1987 aveva perso da pochi mesi il padre, stroncato da un infarto a soli cinquant'anni.
Il giorno in cui venne ferito a morte c'era lo sciopero dei treni. Mimmo, residente a Staiti, frequentava l’Istituto tecnico commerciale per geometri a Bova Marina, quindi all’uscita da scuola decise di raggiungere la statale 106 per chiedere un passaggio a qualche compaesano che tornava verso casa. Si fermò a dargli un passaggio Antonio Stelitano, 33 anni, ma proprio nel momento in cui Domenico stava salendo in macchina i due furono investiti da una raffica di colpi di lupara.
Stelitano, vero obiettivo dei killer, morì sul colpo; Mimmo, ferito gravemente, morì dopo cinque giorni di agonia in ospedale a Reggio Calabria.
Nonostante la lotta infinita della madre per ottenere giustizia, a livello giudiziario non è mai stata accertata l'identità dei killer e dei mandanti. Dal 2021, Domenico è stato inserito da Libera nella lista delle vittime innocenti, nonostante per lo Stato italiano il delitto resti senza colpevoli.
Bibliografia
- Luciana De Luca, Domenico Zappia, 18 anni, ammazzato a colpi di lupara: «Mimmo prima ucciso e poi dimenticato», Quotidiano del Sud, 26 maggio 2021.