Antonio Raia

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Antonio Raia (N.D., 1970 - Torre Annunziata, 12 febbraio 1991) è stato uno studente universitario, attivista pacifista e obiettore di coscienza, vittima innocente di camorra.

Biografia

Figlio di Mario, operaio, Antonio Raia era originario di Somma Vesuviana e frequentava il terzo anno dell'Istituto universitario navale. In qualità di obiettore di coscienza, aveva deciso di occuparsi di persone disabili. Gli venne quindi affidato Pasquale Trotto, cinquantaquattrenne affiliato al Clan Gionta, dagli anni '40 invalido civile per un incidente che gli aveva troncato le mani e ridotto la vista a pochi decimi.

Da quando gli era stato assegnato, Antonio gli stava a fianco dalle nove alle due del pomeriggio, una pausa per il pranzo e dalle cinque tornava con l'invalido, seguendolo fino alle nove di sera. Passava molte ore con lui, la moglie, il figlio ventenne, la madre, la sorella nella grande villa vicino al campo sportivo, alle porte di Torre Annunziata.

Il giorno in cui venne ucciso, verso le 11:30, si trovava nel traffico lungo Corso Umberto I a Torre Annunziata. A quel punto due sicari in motorino presero a far fuoco contro gli occupanti dell'auto. Trotto venne ferito gravemente (morì una decina di giorni dopo in ospedale), mentre Antonio provò a fuggire, ma i sicari uccisero anche lui. Paralizzato dal terrore, sul sedile posteriore, c’era il figlio di Trotto, Michele: pur mettendosi alla guida per cercare di soccorrere i due, la corsa all'ospedale di Torre Annunziata si rivelò inutile per il giovane obiettore di coscienza.

Bibliografia

  • Stella Cervasio, Agguato contro un boss cieco. Muore il suo accompagnatore, la Repubblica, 13 febbraio 1991