Anna Nocera

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Anna Nocera (N.D. 1861 - N.D. 10 marzo 1878) è stata una giovane domestica italiana di 17 anni, uccisa da Leonardo Amoroso, rampollo dell'omonima famiglia mafiosa, dopo essere rimasta incinta.

Biografia

Domestica al servizio della famiglia Amoroso, dopo aver respinto per mesi le avance del rampollo della famiglia, Leonardo, alla fine cedette. La ragazza rimase incinta e, non appena ne venne a conoscenza, il padre del bambino la fece sparire nel nulla e non si ebbe più alcuna notizia di lei. Il padre provò ad affrontare Amoroso, che replicò insultandolo e minacciandolo di morte se avesse osato farne cenno con la giustizia.

Processi

Dal 29 agosto al 18 ottobre 1883 si svolse a Palermo, nell'aula della Corte d'assise in via Parlamento, il processo ai fratelli Amoroso, accusati come componenti di un'associazione a delinquere e di nove omicidi. Tra le vittime figuravano sia il giovane Gaspare Amoroso, che aveva svolto il servizio di leva come carabiniere, cosa che costituiva una violazione del codice mafioso punita con un'esecuzione collettiva a coltellate, sia Anna Nocera.

Il processo, in base anche a dichiarazioni di alcuni mafiosi divenuti collaboratori di giustizia, vide una grande partecipazione di pubblico e riscosse l'interesse della stampa, anche estera. Parti civili alcuni familiari di Gaspare Amoroso e Vincenza Cuticchia, vedova e madre della ragazza scomparsa, che rivolta agli imputati gridò: «Scellerati, infami, vi succhiaste il sangue di mia figlia!».

A difesa degli imputati intervengono due deputati, Valentino Caminneci e Raffaele Palizzolo, qualche anno più tardi implicato come principale imputato nel processo per l'omicidio Notarbartolo, e alcuni nobili.

Il processo si concluse con nove condanne a morte e altre condanne a pene detentive. Tuttavia il corpo di Anna Nocera non fu mai ritrovato.

Bibliografia

  • Umberto Santino, Le associazioni e i primi pentiti nella guerra ai clan dell'800, la Repubblica, 3 luglio 2015