Emanuele Piazza: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Miriam Cuccu, ''[http://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-capaci-bis/57650-capaci-bis-mio-figlio-indagava-sulla-scomparsa-dell-agente-agostino.html]'', Antimafia Duemila, Informazioni su Cosa Nostra e organizzazioni connesse, 11 novembre 2015
*Miriam Cuccu, [http://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-capaci-bis/57650-capaci-bis-mio-figlio-indagava-sulla-scomparsa-dell-agente-agostino.html ''Capaci Bis: "Mio figlio indagava sulla scomparsa dell'agente Agostino"''], Antimafia Duemila, 11 novembre 2015.


[[Categoria:Funzionari dello Stato]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di Cosa Nostra]]  [[Categoria:Nati l'8 dicembre]] [[Categoria:Nati nel 1960]]  [[Categoria:Morti il 16 marzo]] [[Categoria:Morti nel 1990]]
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Emanuele Piazza (Palermo, 8 dicembre 1960 – Capaci, 16 marzo 1990) è stato un poliziotto e agente segreto italiano ucciso da Cosa Nostra.

Biografia

Emanuele Piazza, poliziotto italiano, iniziò la sua carriera nella Polizia di Stato ad Alessandria. In seguito, venne assegnato alla Scuola Tecnica Polizia Roma Centro Sportivo Sezione Lotta Fiamme Oro. Venne poi assegnato all’Ispettorato Quirinale servizio scorta dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini ed infine fu assegnato al centro Interprovinciale Criminalpol della Questura di Roma. Successivamente decise di trasferirsi a Palermo, città di nascita, per operare come agente dei servizi segreti italiani nel SISDE occupandosi della ricerca e cattura di latitanti.

L’omicidio

Emanuele Piazza scomparse dalla sua abitazione di Sferracavallo, a Palermo, il 16 marzo 1990, ma le circostanze del suo assassinio non furono mai chiarite. Solo anni dopo si giunse ad una ricostruzione dei fatti grazie alle rivelazioni di due collaboratori di giustizia, tra cui il suo stesso omicida, Francesco Onorato. Quest’ultimo confessò che condusse personalmente Piazza in uno scantinato dove venne strangolato e poi sciolto nell’acido nelle campagne di Capaci. Attirò Emanuele Piazza fuori dalla sua abitazione con la scusa di cambiare un assegno in un magazzino di mobili di Capaci proprio su richiesta di Francesco Onorato, ex pugile e suo vecchio compagno di palestra.

Bibliografia