Categoria:Associazioni criminali di stampo mafioso: differenze tra le versioni
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L'art.1 della [[Legge Rognoni - La Torre]] afferma che "''L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della '''forza di intimidazione''' del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva '''per commettere delitti''', '''per acquisire''' in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di '''attività economiche''', di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o '''per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per se’ o per altri''' ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a se’ o ad altri in occasione di consultazioni elettorali.''" | L'art.1 della [[Legge Rognoni - La Torre]] afferma che "''L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della '''forza di intimidazione''' del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva '''per commettere delitti''', '''per acquisire''' in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di '''attività economiche''', di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o '''per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per se’ o per altri''' ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a se’ o ad altri in occasione di consultazioni elettorali.''" | ||
L'interpretazione ontologica delle organizzazioni criminali di stampo mafioso non è, tuttavia, univoca. Sono stati elaborati differenti modelli di analisi volti a comprendere quali elementi rendano mafiosa un'organizzazione criminale. Tra i principali si possono individuare il '''Modello Mafioso''' elaborato da [[Nando dalla Chiesa]], il '''Paradigma della complessità''' elaborato da [[Umberto Santino]] | L'interpretazione ontologica delle organizzazioni criminali di stampo mafioso non è, tuttavia, univoca. Sono stati elaborati differenti modelli di analisi volti a comprendere quali elementi rendano mafiosa un'organizzazione criminale. Tra i principali si possono individuare il '''[[Modello Mafioso]]''' elaborato da [[Nando dalla Chiesa]], il '''[[Paradigma della complessità]]''' elaborato da [[Umberto Santino]], il '''[[Modello dell'Industria di protezione privata]]''' elaborato da [[Diego Gambetta]] e il Modello della Governance Mafiosa di [[Federico Varese]]. | ||
Versione delle 09:26, 22 ott 2015
L'art.1 della Legge Rognoni - La Torre afferma che "L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per se’ o per altri ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a se’ o ad altri in occasione di consultazioni elettorali."
L'interpretazione ontologica delle organizzazioni criminali di stampo mafioso non è, tuttavia, univoca. Sono stati elaborati differenti modelli di analisi volti a comprendere quali elementi rendano mafiosa un'organizzazione criminale. Tra i principali si possono individuare il Modello Mafioso elaborato da Nando dalla Chiesa, il Paradigma della complessità elaborato da Umberto Santino, il Modello dell'Industria di protezione privata elaborato da Diego Gambetta e il Modello della Governance Mafiosa di Federico Varese.
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