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Per lo stesso motivo fu ordinato il secondo omicidio, quello del siciliano [[Calogero Lombardo]], da tempo residente nel riminese, ucciso il [[26 giugno]] [[1984]] a San Giuliano Mare (Rn).<ref> L. Biliotti, S. Passini, Killer lo fredda sparando fra la folla, Il Resto del Carlino Romagna, 28 giugno 1984 </ref>. | Per lo stesso motivo fu ordinato il secondo omicidio, quello del siciliano [[Calogero Lombardo]], da tempo residente nel riminese, ucciso il [[26 giugno]] [[1984]] a San Giuliano Mare (Rn).<ref> L. Biliotti, S. Passini, Killer lo fredda sparando fra la folla, Il Resto del Carlino Romagna, 28 giugno 1984 </ref>. | ||
Anche grazie all’arresto di Epaminonda e la disarticolazione dell’intera organizzazione, numerosi interventi delle Forze dell’Ordine e indagini della magistratura, compresa le DDA di Bologna e di Firenze, hanno dimostrato come negli anni successivi il settore del gioco d’azzardo in Romagna abbia continuato a interessare in termini rilevanti la criminalità organizzata. In particolare, nell’area lasciata scoperta da Epaminonda, tra la provincia di Rimini e quella di Ravenna, si erano inseriti prima i [[Corleonesi]] guidati da [[Giacomo Riina]] (zio del Capo dei Capi [[Totò Riina|Totò]] e referente di Cosa Nostra nel Centro-Nord), quindi i catanesi di [[Luigi Miano|Luigi “Jimmy” Miano]], successore dello stesso Epaminonda<ref> Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, Richiesta per l’applicazione di misure cautelari, Bellini + altri, 1993 </ref>. | Anche grazie all’arresto di Epaminonda e la disarticolazione dell’intera organizzazione, numerosi interventi delle Forze dell’Ordine e indagini della magistratura, compresa le DDA di Bologna e di Firenze, hanno dimostrato come negli anni successivi il settore del gioco d’azzardo in Romagna abbia continuato a interessare in termini rilevanti la criminalità organizzata. In particolare, nell’area lasciata scoperta da Epaminonda, tra la provincia di Rimini e quella di Ravenna, si erano inseriti prima i [[Corleonesi]] guidati da [[Giacomo Riina]] (zio del Capo dei Capi [[Totò Riina|Totò]] e referente di Cosa Nostra nel Centro-Nord), quindi i catanesi di [[Luigi "Jimmy" Miano|Luigi “Jimmy” Miano]], successore dello stesso Epaminonda<ref> Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, Richiesta per l’applicazione di misure cautelari, Bellini + altri, 1993 </ref>. | ||
[[File:Luigi di Modica.jpg|250px|thumb|left|Luigi Di Modica, oggi collaboratore di giustizia]] | [[File:Luigi di Modica.jpg|250px|thumb|left|Luigi Di Modica, oggi collaboratore di giustizia]] | ||
Con l’arresto del luogotenente di Miano in Romagna, [[Luigi Di Modica]], avvenuto il [[15 settembre]] [[1993]] a Misano Adriatico (Rn)<ref> A. Nanni, Scacco all’uomo d’onore, Il Resto del Carlino, 17 settembre 1993 </ref>, nel settore delle bische si creava nuovamente un vuoto di potere. | Con l’arresto del luogotenente di Miano in Romagna, [[Luigi Di Modica]], avvenuto il [[15 settembre]] [[1993]] a Misano Adriatico (Rn)<ref> A. Nanni, Scacco all’uomo d’onore, Il Resto del Carlino, 17 settembre 1993 </ref>, nel settore delle bische si creava nuovamente un vuoto di potere. |