Pasquale Campanello: differenze tra le versioni

Versione delle 12:59, 24 feb 2015

Pasquale Campanello (Avellino 14 novembre 1960- Mercogliano (NA) 8 febbraio 1993), è stato sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria , in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. L’8 febbraio 1993, venne ucciso da quattro killer con quindici colpi di pistola a distanza ravvicinata in un agguato sotto la sua abitazione a Mercogliano.

Biografia

Nato ad Avellino, Pasquale si era diplomato in agraria e progettava di fare l’enologo, ma poi aveva scelto di indossare la divisa, rinunciando ad altri sogni. La moglie Antonietta Oliva^[1] ha sostenuto che la scelta del marito non era stata un ripiego lavorativo, ma lo aveva fatto con convinzione e alto senso del dovere. Arruolatosi nel Corpo degli Agenti di Custodia poco più che ventenne, quando nel 1990 venne istituito il Corpo di Polizia Penitenziaria, Pasquale era diventato sovrintendente Capo del Corpo.

Assegnato alla Casa Circondariale di Poggioreale, dove era addetto al padiglione di massima sicurezza “Venezia”, nel quale erano reclusi diversi affiliati alla Camorra, si distinse per l'intransigenza con la quale svolgeva il proprio lavoro. Fu proprio questa sua intransigenza che firmò la sua condanna a morte da parte dei clan, che non potevano sopportare la sfida che Condello portava avanti ogni giorno nel carcere allo strapotere dei detenuti cammorristi.

L'omicidio

L’ 8 febbraio 1993, finito il turno di lavoro, Pasquale Condello stava rientrando a casa dalla giovane moglie Antonietta e i figli Silvia e Armando, quando sotto casa sua, a Torrette di Mercogliano, un commando di quattro killer lo bersagliò con 14 colpi di arma da fuoco, di cui 4 alla testa, uccidendolo sul colpo, all'età di 32 anni.

Memoria

Il Sovrintendente Campanello è stato riconosciuto "Vittima del Dovere" ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell'Interno.

A Pasquale Campanello è intestata una targa in memoria presso la Sala Convegni dell'istituto penitenziario di Napoli Poggioreale.

Note

↑ Testimonianza resa ad Antonio Di Gisi, durante un incontro col Presidio Libera Atripalda, 11/02/2015

[1] Testimonianza resa ad Antonio Di Gisi, durante un incontro col Presidio Libera Atripalda, 11/02/2015

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-'''Pasquale Campanello''' (Avellino 14 novembre 1960- Mercogliano (NA) 8 febbraio 1993), è stato sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria , in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. L’8 febbraio 1993, venne ucciso da quattro killer con quindici colpi di pistola a distanza ravvicinata in un agguato sotto la sua abitazione a Mercogliano.
+'''Pasquale Campanello''' (Avellino [[14 novembre]] [[1960]]- Mercogliano (NA) [[8 febbraio]] [[1993]]), è stato sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria , in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. L’8 febbraio 1993, venne ucciso da quattro killer con quindici colpi di pistola a distanza ravvicinata in un agguato sotto la sua abitazione a Mercogliano.
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 == Biografia ==
-Nato ad Avellino il 14 novembre 1960, Pasquale si era diplomato in agraria e progettava di fare l’enologo, ma poi aveva scelto di indossare la divisa, rinunciando ad altri sogni. Per chi lo ha conosciuto questo  non era stato un ripiego lavorativo, ma lo aveva fatto con convinzione e alto senso del dovere.
+Nato ad Avellino, Pasquale si era diplomato in agraria e progettava di fare l’enologo, ma poi aveva scelto di indossare la divisa, rinunciando ad altri sogni. La moglie Antonietta Oliva<ref>Testimonianza resa ad Antonio Di Gisi, durante un incontro col Presidio Libera Atripalda, 11/02/2015</ref> ha sostenuto che la scelta del marito non era stata un ripiego lavorativo, ma lo aveva fatto con convinzione e alto senso del dovere. Arruolatosi nel Corpo degli Agenti di Custodia poco più che ventenne, quando nel 1990 venne istituito il Corpo di Polizia Penitenziaria, Pasquale era diventato sovrintendente Capo del Corpo.
-Pasquale si  era arruolato nel Corpo degli Agenti di Custodia circa dieci anni prima del proprio omicidio, poco più che ventenne.
-Nel 1990 c’era stata la riforma,che istituiva il Corpo di Polizia Penitenziaria, e Pasquale era diventato sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria.
+Assegnato alla Casa Circondariale di Poggioreale, dove era addetto al padiglione di massima sicurezza “Venezia”, nel quale erano reclusi diversi affiliati alla Camorra, si distinse per l'intransigenza con la quale svolgeva il proprio lavoro. Fu proprio questa sua intransigenza che firmò la sua condanna a morte da parte dei clan, che non potevano sopportare la sfida che Condello portava avanti ogni giorno nel carcere allo strapotere dei detenuti cammorristi.
-Egli prestava servizio presso la Casa Circondariale di Poggioreale, dove era addetto al padiglione “Venezia” di massima sicurezza per la presenza di detenuti appartenenti alla criminalità organizzata e dove svolgeva il proprio compito senza alcun cedimento e nel rigoroso rispetto delle norme in vigore.
+=== L'omicidio ===
+L’ 8 febbraio 1993, finito il turno di lavoro, Pasquale Condello stava rientrando a casa dalla giovane moglie Antonietta e i figli Silvia e Armando, quando sotto casa sua, a Torrette di Mercogliano, un commando di quattro killer lo bersagliò con 14 colpi di arma da fuoco, di cui 4 alla testa, uccidendolo sul colpo, all'età di 32 anni.
-Il suo senso del dovere era una minaccia, per la criminalità organizzata, che temeva gli uomini come Campanello. Egli non aveva timore di fare il proprio dovere, non aveva paura di imporre la legge contro il potere della camorra.
-=== L'omicidio ===
-Pasquale Campanello aveva 32 anni quando, l’ 8 febbraio 1993 finito il turno di lavoro, era di ritorno a casa, dai suoi affetti, dalla giovane moglie Antonella e dai due figli Silvia e Armando a Torrette di Mercogliano. Ma ad aspettarlo c’era un commando di quattro killer, che dopo essersi appostato sotto casa, lo bersagliò con 14 colpi di arma da fuoco di cui 4 alla testa uccidendolo sul colpo.
 == Memoria ==
 Il Sovrintendente Campanello è stato riconosciuto "Vittima del Dovere" ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell'Interno.
 A Pasquale Campanello è intestata una targa in memoria presso la Sala Convegni dell'istituto penitenziario di Napoli Poggioreale.
-== Per saperne di più ==
-[http://www.liberaavellino.it/pasquale-campanello/ Pasquale Campanello, Vittima del Dovere]
 == Note ==
 <references></references>
- [[Categoria:Vittime di Camorra]]
+[[Categoria:Vittime di Camorra]] [[Categoria:Forze dell'Ordine]]