Nicola Di Marco: differenze tra le versioni

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'''Nicolò Di Marco''' (N.D., [[1954]] - Misterbianco, [[22 febbraio]] [[1991]]) è stato un geometra, vittima innocente di [[Cosa Nostra]].
'''Nicola Di Marco''' (N.D., [[1954]] - Misterbianco, [[22 febbraio]] [[1991]]) è stato un geometra, vittima innocente di [[Cosa Nostra]].


== Biografia ==
== Biografia ==
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*La Repubblica, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/02/23/geometra-giustiziato-in-comune.html, Geometra “giustiziato” in Comune], 23 febbraio 1991.  
*La Repubblica, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/02/23/geometra-giustiziato-in-comune.html, Geometra “giustiziato” in Comune], 23 febbraio 1991.  


[[Categoria:Funzionario dello Stato]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di Cosa Nostra]] [[Categoria:Nati nel 1954]] [[Categoria:Morti il 22 febbraio]] [[Categoria:Morti nel 1991]] [[Categoria:Vittime senza giustizia]]
[[Categoria:Funzionari dello Stato]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di Cosa Nostra]] [[Categoria:Nati nel 1954]] [[Categoria:Morti il 22 febbraio]] [[Categoria:Morti nel 1991]] [[Categoria:Vittime senza giustizia]]

Versione attuale delle 17:00, 15 feb 2022


Nicola Di Marco (N.D., 1954 - Misterbianco, 22 febbraio 1991) è stato un geometra, vittima innocente di Cosa Nostra.

Biografia

Geometra presso il Comune di Misterbianco, in provincia di Catania, Di Marco si occupava di sanatorie edilizie ed è a questo ambito che gli inquirenti fanno risalire il movente del suo omicidio. Probabilmente aveva “pestato i piedi” a qualche influente esponente delle cosche dell’entroterra catanesi: la zona tra Lineri e Monte Palma, nel comune di Misterbianco, risultava essere infatti una delle zona col più alto tasso di abusivismo della città, in cui il controllo mafioso era quanto mai forte e asfissiante.

L’omicidio

Verso le 12:00 del 22 febbraio 1991, Di Marco venne ucciso da un commando di killer che non esitarono ad aprire fuoco, provocando una sparatoria furibonda, alla presenza di studenti e passanti terrorizzati.

In un primo momento, Di Marco si diede alla fuga verso l’ufficio comunale in cui prestava servizio, essendo stato colpito solo ad un braccio.

Tuttavia, i killer lo seguirono e lo finirono con vari colpi alla testa, incuranti del terrore degli altri impiegati.

Bibliografia