Nicola Alongi: differenze tra le versioni
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== Biografia == | |||
Nato a Prizzi, iniziò la sua attività politica e sindacale a trent'anni, nel 1893, seguendo il leader del Fascio di Corleone [[Bernardino Verro]] e partecipando alla costituzione del Fascio di Prizzi assieme a Giuseppe Marò. Alla ripresa delle lotte contadine d'inizio Novecento, in occasione dello sciopero agrario del [[1901]], assunse la direzione del movimento contadino locale. All'impegno politico unì quello intellettuale, leggendo da contadino appena alfabetizzato i classici del socialismo e diventando corrispondente locale di diversi giornali stampati a Palermo, da La Battaglia a Il Germe, L'Avanguardia sindacale, L'Avanguardia proletaria, La Riscossa Socialista, La Dittatura del Proletariato. | |||
Nel primo dopoguerra realizzò sul campo assieme a Giovanni Orcel, segretario della Camera del Lavoro di Palermo, quell'unità di classe fra operai e contadini teorizzata da Antonio Gramsci. La mafia agraria locale e i suoi padrini politici cercarono di fermarlo prima con le minacce, poi con l'uccisione del suo più stretto collaboratore, [[Giuseppe Rumore]]. | |||
== Eredità == | |||
Considerato un eroe del movimento contadino, nel secondo dopoguerra il movimento contadino prizzese guidato da Antonio Leone ne seguì l'esempio, lottando strenuamente per l'applicazione dei decreti Gullo e per l'attuazione della Riforma agraria. Alla fine degli anni Sessanta divenne l'icona politica delle nuove generazioni della sinistra sessantottina. | |||
== Bibliografia == | |||
* Giuseppe Carlo Marino, ''Vita politica e martirio di Nicola Alongi contadino socialista'', Novecento, Comune di Prizzi, 1997. | |||
[[Categoria:Politici]] [[Categoria:Sindacalisti]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di Cosa Nostra]] [[Categoria:Nati il 22 gennaio]] [[Categoria:Nati nel 1863]] [[Categoria:Morti il 29 febbraio]] [[Categoria:Morti nel 1920]] |
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Nicola Alongi, conosciuto spesso come Nicolò (Prizzi, 22 gennaio 1863 – Prizzi, 29 febbraio 1920), è stato un sindacalista e politico italiano, tra i capi del movimento contadino.
Biografia
Nato a Prizzi, iniziò la sua attività politica e sindacale a trent'anni, nel 1893, seguendo il leader del Fascio di Corleone Bernardino Verro e partecipando alla costituzione del Fascio di Prizzi assieme a Giuseppe Marò. Alla ripresa delle lotte contadine d'inizio Novecento, in occasione dello sciopero agrario del 1901, assunse la direzione del movimento contadino locale. All'impegno politico unì quello intellettuale, leggendo da contadino appena alfabetizzato i classici del socialismo e diventando corrispondente locale di diversi giornali stampati a Palermo, da La Battaglia a Il Germe, L'Avanguardia sindacale, L'Avanguardia proletaria, La Riscossa Socialista, La Dittatura del Proletariato.
Nel primo dopoguerra realizzò sul campo assieme a Giovanni Orcel, segretario della Camera del Lavoro di Palermo, quell'unità di classe fra operai e contadini teorizzata da Antonio Gramsci. La mafia agraria locale e i suoi padrini politici cercarono di fermarlo prima con le minacce, poi con l'uccisione del suo più stretto collaboratore, Giuseppe Rumore.
Eredità
Considerato un eroe del movimento contadino, nel secondo dopoguerra il movimento contadino prizzese guidato da Antonio Leone ne seguì l'esempio, lottando strenuamente per l'applicazione dei decreti Gullo e per l'attuazione della Riforma agraria. Alla fine degli anni Sessanta divenne l'icona politica delle nuove generazioni della sinistra sessantottina.
Bibliografia
- Giuseppe Carlo Marino, Vita politica e martirio di Nicola Alongi contadino socialista, Novecento, Comune di Prizzi, 1997.