Lea Garofalo: differenze tra le versioni

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A pochi giorni dalla scomparsa è il giudice per le indagini preliminari di Campobasso, Teresina Pepe, a dichiarare immediatamente i sospetti a carico di Cosco disponendone, insieme a Massimo Sabatino, l’ordine di custodia cautelare:
A pochi giorni dalla scomparsa è il giudice per le indagini preliminari di Campobasso, Teresina Pepe, a dichiarare immediatamente i sospetti a carico di Cosco disponendone, insieme a Massimo Sabatino, l’ordine di custodia cautelare:


  «È possibile affermare che Cosco avesse un interesse concreto sia a vendicarsi di quanto la Garofalo aveva già detto, sia ad evitare che potesse riferire altro».
  «''È possibile affermare che Cosco avesse un interesse concreto sia a vendicarsi di quanto la Garofalo aveva già detto, sia ad evitare che potesse riferire altro''».


Nel novembre del 2009 Cosco aveva attirato la donna a Milano con la scusa di dover parlare degli studi della figlia Denise.
Nel novembre del 2009 Cosco aveva attirato la donna a Milano con la scusa di dover parlare degli studi della figlia Denise.
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La storia di Lea Garofalo è una storia straziante. La donna, in una lettera mai spedita al Presidente della Repubblica scrive:
La storia di Lea Garofalo è una storia straziante. La donna, in una lettera mai spedita al Presidente della Repubblica scrive:
« La cosa peggiore è che conosco già il destino che mi aspetta, dopo essere stata colpita negli interessi materiali e affettivi arriverà la morte! Inaspettata indegna e inesorabile e soprattutto senza alcuna soddisfazione […]. Ho bisogno di aiuto. Qualcuno ci aiuti » .
«''La cosa peggiore è che conosco già il destino che mi aspetta, dopo essere stata colpita negli interessi materiali e affettivi arriverà la morte! Inaspettata indegna e inesorabile e soprattutto senza alcuna soddisfazione […]. Ho bisogno di aiuto. Qualcuno ci aiuti''»<ref>Lettera di Lea Garofalo, pubblicata ne Il quotidiano della Calabria 03.12.2010</ref>
Desta ancora più sgomento il sapere che « oggi una donna, Lea Garofalo, può essere rapita in pieno centro e sciolta nell’acido, senza che la città si scuota » .
 
Desta ancora più sgomento il sapere che «''oggi una donna, Lea Garofalo, può essere rapita in pieno centro e sciolta nell’acido, senza che la città si scuota''»<ref>Gianni Barbacetto,  Davide Milosa, Le mani sulla città. I boss della ‘ndrangheta vivono tra noi e controllano Milano, Chiarelettere, 2011, p.10</ref> 
 
'''<big>Note</big>'''
 
<references>Lettera di Lea Garofalo, pubblicata ne Il quotidiano della Calabria 03.12.2010</references>
<references>Gianni Barbacetto,  Davide Milosa, Le mani sulla città. I boss della ‘ndrangheta vivono tra noi e controllano Milano, Chiarelettere, 2011, p.10</references>
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