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L’'''Operazione Luna''' è un’inchiesta del Tribunale di Milano sulle presunte attività della [['Ndrangheta|‘ndrangheta]] in Lombardia, le cui indagini vennero condotte tra l’ottobre del [[1995]] e il [[1997]] dai Carabinieri del R.O.S. di Milano. | L’'''Operazione Luna''' è un’inchiesta del Tribunale di Milano sulle presunte attività della [['Ndrangheta|‘ndrangheta]] in Lombardia, le cui indagini vennero condotte tra l’ottobre del [[1995]] e il [[1997]] dai Carabinieri del R.O.S. di Milano. | ||
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In particolare le attività del gruppo criminale coordinato da Coluccio avrebbero tratto vantaggio dall’utilizzo di tre appartamenti, siti nel centro di Milano, come basi logistiche per il deposito e lo smercio di cocaina proveniente dall’estero (Canada e Stati Uniti). Gli appartamenti di Via Paisiello 24 e Via Guerzoni 44 sarebbero risultati essere beni strumentali all'organizzazione nella gestione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti mentre l'appartamento di Via Murat 70 sarebbe stato identificato come una vera e propria base logistica dell'associazione, nonché deposito di ingenti quantitativi di cocaina. In particolare l'organizzazione avrebbe utilizzato l'abitazione di Via Guerzoni, in quel periodo in uso a Stefano Augugliaro, per dare rifugio a Silvano Pugliese, latitante della Cosca Mazzaferro di Gioiosa Ionica, oltre a permettergli di acquisire una falsa documentazione identificativa. Riguardo il civico 24 di via Paisiello invece, le intercettazioni ambientali e le riprese video avvenute in questo stabile, hanno svelato le strategie e gli obiettivi dell'associazione mafiosa, nonchè documentato numerosi incontri e consegne di ingenti quantitativi di denaro avvenute al medesimo indirizzo tra gli esponenti del gruppo. Il monitoraggio di via Murat 70 ha dato la possibilità di mostrare la procedura di preparazione, deposito e occultamento di ingenti quantitativi di cocaina all'interno dello stabile, nonché documentare diversi incontri e scambi di denaro e sostanze stupefacenti.<ref>Anna Introini, Ordinanza di custodia cautelare in carcere - Procedimento Penale n. 10111/95 R.G.N.R., G.I.P., Tribunale di Milano, 05 Marzo 1997, p.10</ref> | In particolare le attività del gruppo criminale coordinato da Coluccio avrebbero tratto vantaggio dall’utilizzo di tre appartamenti, siti nel centro di Milano, come basi logistiche per il deposito e lo smercio di cocaina proveniente dall’estero (Canada e Stati Uniti). Gli appartamenti di Via Paisiello 24 e Via Guerzoni 44 sarebbero risultati essere beni strumentali all'organizzazione nella gestione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti mentre l'appartamento di Via Murat 70 sarebbe stato identificato come una vera e propria base logistica dell'associazione, nonché deposito di ingenti quantitativi di cocaina. In particolare l'organizzazione avrebbe utilizzato l'abitazione di Via Guerzoni, in quel periodo in uso a Stefano Augugliaro, per dare rifugio a Silvano Pugliese, latitante della Cosca Mazzaferro di Gioiosa Ionica, oltre a permettergli di acquisire una falsa documentazione identificativa. Riguardo il civico 24 di via Paisiello invece, le intercettazioni ambientali e le riprese video avvenute in questo stabile, hanno svelato le strategie e gli obiettivi dell'associazione mafiosa, nonchè documentato numerosi incontri e consegne di ingenti quantitativi di denaro avvenute al medesimo indirizzo tra gli esponenti del gruppo. Il monitoraggio di via Murat 70 ha dato la possibilità di mostrare la procedura di preparazione, deposito e occultamento di ingenti quantitativi di cocaina all'interno dello stabile, nonché documentare diversi incontri e scambi di denaro e sostanze stupefacenti.<ref>Anna Introini, Ordinanza di custodia cautelare in carcere - Procedimento Penale n. 10111/95 R.G.N.R., G.I.P., Tribunale di Milano, 05 Marzo 1997, p.10</ref> | ||
Gli affiliati, una volta in possesso degli stupefacenti, avrebbero incontrato regolarmente cittadini extracomunitari in diversi Hotel circostanti la zona della Stazione Centrale di Milano che avrebbero a loro volta smerciato la cocaina sul territorio italiano. | Gli affiliati, una volta in possesso degli stupefacenti, avrebbero incontrato regolarmente cittadini extracomunitari in diversi Hotel circostanti la zona della Stazione Centrale di Milano che avrebbero a loro volta smerciato la cocaina sul territorio italiano. | ||
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