Operazione Grillo Parlante: differenze tra le versioni

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=== Il sequestro di Mauro Galanti a Cornaredo ===  
=== Il sequestro di Mauro Galanti a Cornaredo ===  
L’8 Aprile 2011 Mauro Galanti sarebbe stato sequestrato con fini estorsivi da diversi affiliati del clan Di Grillo – Mancuso imputati nell’inchiesta Grillo Parlante.  
L’8 aprile 2011 Mauro Galanti sarebbe stato sequestrato con fini estorsivi da diversi affiliati del clan Di Grillo – Mancuso imputati nell’inchiesta Grillo Parlante.  
Secondo le indagini Eugenio Costantino, Vincenzo Evolo e Giampiero Guerrisi avrebbero prelevato a forza il soggetto, nei pressi del Compro Oro sito a Cornaredo in Via Novara. In seguito avrebbero contattato il complice del sequestrato Gioacchino Albanese, chiedendo come riscatto il versamento immediato di 5000 euro (dei quali 2000 come risarcimento di una ipotetica truffa subita da Costantino) e imponendo che in seguito i due lavorassero per l’organizzazione criminale di Sabatino Di Grillo. L’ostaggio sarebbe in seguito stato portato nei pressi di un capannone attiguo alla villetta di Di Grillo a Cuggiono e percosso ulteriormente in presenza dello stesso e di Giuseppe Salvatore Mancuso. Albanese, grazie al presunto ruolo di tramite svolto da Sergio Marchetto, calabrese, avrebbe provveduto a fornire lo stesso giorno un anticipo di 1800 euro in cambio dell’immediato rilascio di Galanti a Magenta. L’11 Aprile dello stesso anno il mediatore avrebbe poi consegnato i restanti 3100 euro a Eugenio Costantino e Vincenzo Evolo a Milano nel parcheggio antistante la fermata della metropolitana Molino Dorino.<ref>Ivi p.33 e ss.</ref>
Secondo le indagini Eugenio Costantino, Vincenzo Evolo e Giampiero Guerrisi avrebbero prelevato a forza il soggetto, nei pressi del Compro Oro sito a Cornaredo in Via Novara. In seguito avrebbero contattato il complice del sequestrato Gioacchino Albanese, chiedendo come riscatto il versamento immediato di 5000 euro (dei quali 2000 come risarcimento di una ipotetica truffa subita da Costantino) e imponendo che in seguito i due lavorassero per l’organizzazione criminale di Sabatino Di Grillo. L’ostaggio sarebbe in seguito stato portato nei pressi di un capannone attiguo alla villetta di Sabatino Di Grillo a Cuggiono e percosso ulteriormente in presenza dello stesso e di Giuseppe Salvatore Mancuso. Albanese, grazie al presunto ruolo di tramite svolto da Sergio Marchetto, calabrese, avrebbe provveduto a fornire lo stesso giorno un anticipo di 1800 euro in cambio dell’immediato rilascio di Galanti a Magenta. L’11 aprile dello stesso anno il mediatore avrebbe poi consegnato i restanti 3100 euro a Eugenio Costantino e Vincenzo Evolo a Milano nel parcheggio antistante la fermata della metropolitana Molino Dorino.<ref>Ivi p.33 e ss.</ref>


=== Il traffico di mezzi d'opera ===
=== Il traffico di mezzi d'opera ===
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