Strage di Razzà: differenze tra le versioni

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"Vittima della mafia e dello Stato. Ho chiesto aiuto e nessuno me l'ha dato […] Non posso più sopportare il male che mi ha fatto questo mondo. Chiedo perdono a Dio e ai miei familiari che li amo tanto. Forse da lassù li potrò aiutare. Vi chiedo perdono ma non posso vedervi soffrire. Voglio essere seppellita così come sono vestita. Non voglio fiori, non voglio niente. Prego Dio che mi perdoni e mi faccia vedere mio fratello Enzo e Salvatore".
"Vittima della mafia e dello Stato. Ho chiesto aiuto e nessuno me l'ha dato […] Non posso più sopportare il male che mi ha fatto questo mondo. Chiedo perdono a Dio e ai miei familiari che li amo tanto. Forse da lassù li potrò aiutare. Vi chiedo perdono ma non posso vedervi soffrire. Voglio essere seppellita così come sono vestita. Non voglio fiori, non voglio niente. Prego Dio che mi perdoni e mi faccia vedere mio fratello Enzo e Salvatore".


I familiari di Vincenzo Caruso, trascorsi molti anni dalla strage di Razzà, chiedono un risarcimento allo Stato come vittime di mafia. Al giovane carabiniere, dopo la morte, viene intitolata la caserma dei carabinieri di Niscemi nel 1990 ma dallo Stato i familiari non ricevettero alcun aiuto.<re>Strage di Razzà, familiari carabiniere ucciso chiedono risarcimento Stato come vittime di mafia. Il Quotidiano, 27 aprile 2014</ref>
I familiari di Vincenzo Caruso, trascorsi molti anni dalla strage di Razzà, chiedono un risarcimento allo Stato come vittime di mafia. Al giovane carabiniere, dopo la morte, viene intitolata la caserma dei carabinieri di Niscemi nel 1990 ma dallo Stato i familiari non ricevettero alcun aiuto.<ref>Strage di Razzà, familiari carabiniere ucciso chiedono risarcimento Stato come vittime di mafia. Il Quotidiano, 27 aprile 2014</ref>


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