Barbaro ('ndrina): differenze tra le versioni

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• Barbaro Pasquale, nato a Platì il 19.07.1897, padre di Barbaro Rosario, nato a Platì il 30.09.1940, […], capo dell’omonima cosca denominata '''Barbaro “Rosy”'''
• Barbaro Pasquale, nato a Platì il 19.07.1897, padre di Barbaro Rosario, nato a Platì il 30.09.1940, […], capo dell’omonima cosca denominata '''Barbaro “Rosy”'''


• Barbaro Domenico, nato a Platì il 18.10.1900, padre di Barbaro Francesco, nato a Platì il 03.05.1927, […], capo dell’omonima cosca denominata '''Barbaro “Castanu”'''
• Barbaro Domenico, nato a Platì il 18.10.1900, padre di [[Barbaro Francesco]], nato a Platì il 03.05.1927, […], capo dell’omonima cosca denominata '''Barbaro “Castanu”'''


• Barbaro Serafina, nata a Platì l’08.03.1910, madre di Papalia Domenico, Antonio e Rocco nati a Platì, elementi di spicco insieme ai fratelli dell’omonima cosca '''Papalia'''
• Barbaro Serafina, nata a Platì l’08.03.1910, madre di Papalia Domenico, Antonio e Rocco nati a Platì, elementi di spicco insieme ai fratelli dell’omonima cosca '''Papalia'''
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=== Barbaro 'Castanu' ===
=== Barbaro 'Castanu' ===


I Barbaro ‘Castanu’ sono la ‘ndrina più ricca e potente di Platì. '''Il patriarca della cosca è Francesco Barbaro detto ‘Ciccio 'castanu’'''. Questo boss è stato uno dei principali esponenti della strategia dei sequestri di persona, non a caso fu anche soprannominato ‘Il re dei sequestri’. Venne arrestato nel 1989 dopo 9 anni di latitanza e in seguito, '''le redini del clan passarono al figlio Giuseppe Barbaro, soprannominato ‘Peppe Canarinu ‘u Sparitu’''', perché fu latitante per 14 anni. Venne catturato il 10 dicembre 2001. Nel 1998 Giuseppe Barbaro pare che condusse una presunta trattativa per la risoluzione del sequestro ai danni di Alessandra Sgarella, come riporta la Commissione Parlamentare a riguardo: ''‘’ Sconcertante notizia che il deus ex machina di tale trattativa segreta dello Stato sia stato un super latitante della 'ndrangheta il boss di Platì Giuseppe Barbaro - detto 'u canarinu – […], in cambio della collaborazione per la soluzione del sequestro Sgarella avrebbe ottenuto favori alla propria latitanza ed alleggerimento del regime di cui all'articolo 41-bis per i propri familiari attualmente detenuti ‘’'' <ref> Camera dei Deputati, Seduta n.406 del 17/9/1998, [http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed406/aurg04.htm] </ref>.
I Barbaro ‘Castanu’ sono la ‘ndrina più ricca e potente di Platì. '''Il patriarca della cosca è [[Francesco Barbaro]] detto ‘Ciccio 'castanu’'''. Questo boss è stato uno dei principali esponenti della strategia dei sequestri di persona, non a caso fu anche soprannominato ‘Il re dei sequestri’. Venne arrestato nel 1989 dopo 9 anni di latitanza e in seguito, '''le redini del clan passarono al figlio Giuseppe Barbaro, soprannominato ‘Peppe Canarinu ‘u Sparitu’''', perché fu latitante per 14 anni. Venne catturato il 10 dicembre 2001. Nel 1998 Giuseppe Barbaro pare che condusse una presunta trattativa per la risoluzione del sequestro ai danni di Alessandra Sgarella, come riporta la Commissione Parlamentare a riguardo: ''‘’ Sconcertante notizia che il deus ex machina di tale trattativa segreta dello Stato sia stato un super latitante della 'ndrangheta il boss di Platì Giuseppe Barbaro - detto 'u canarinu – […], in cambio della collaborazione per la soluzione del sequestro Sgarella avrebbe ottenuto favori alla propria latitanza ed alleggerimento del regime di cui all'articolo 41-bis per i propri familiari attualmente detenuti ‘’'' <ref> Camera dei Deputati, Seduta n.406 del 17/9/1998, [http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed406/aurg04.htm] </ref>.
Nell’Operazione Infinito realizzata dalla Dda di Milano nel 2010, gli inquirenti sostennero che '''Pasquale Barbaro''' (fratello di Giuseppe) detto ‘U zangrei’ (in calabrese ‘Il tamarro’) fu il reggente della cosiddetta “Camera di Controllo” denominata ‘Lombardia’ fino alla data del suo decesso, avvenuta nel 2007 per problemi cardiaci. Nell’Operazione Crimine (Dda Reggio Calabria, 2010) viene citato il matrimonio tra suo figlio Giuseppe e Elisa Pelle, la figlia di Giuseppe Pelle (sposato con Marianna Barbaro, figlia di Francesco ‘ciccio ‘u castanu) e nipote di Antonio Pelle ‘Gambazza’, ex Capo Crimine della ‘ndrangheta, '''due affiliati invitati alle nozze sostennero che il matrimonio Barbaro/Pelle è stato fatto per confermare la potenza delle due famiglie'''. Nell’Operazione Platino compiuta nel gennaio del 2014, attraverso le intercettazioni sarebbe emerso che il '''ruolo di reggente della Camera di Controllo ‘Lombardia’ sarebbe attribuibile a Rocco Barbaro''' <ref> Corriere della Sera,  «La Lombardia ha un nuovo boss Rocco Barbaro è il capo dei capi» , 11 gennaio 2014  [http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_gennaio_11/lombardia-ha-nuovo-boss-rocco-barbaro-capo-capi-9291d1ca-7aa3-11e3-b46a-38fa5c85cfc2.shtml] </ref> , anch’esso figlio di Francesco Barbaro ‘cicciu ‘u castanu. Gli esponenti dei 'Castanu' sono collegati, attraverso vincoli di matrimonio e nelle attività lecite e illecite, anche alle famiglie degli Agresta, Marando, Papalia, Pelle, Perre, Romeo, Sergi e Trimboli <ref> Regione Carabinieri ‘Lombardia’, Indagine Infinito, Gruppo di Monza Nucleo Investigativo, Capitolo 3.3 ‘’Dalla Tequila’’ dos alla ‘’Infinito’’ p.102, 103 </ref>.
Nell’Operazione Infinito realizzata dalla Dda di Milano nel 2010, gli inquirenti sostennero che '''Pasquale Barbaro''' (fratello di Giuseppe) detto ‘U zangrei’ (in calabrese ‘Il tamarro’) fu il reggente della cosiddetta “Camera di Controllo” denominata ‘Lombardia’ fino alla data del suo decesso, avvenuta nel 2007 per problemi cardiaci. Nell’Operazione Crimine (Dda Reggio Calabria, 2010) viene citato il matrimonio tra suo figlio Giuseppe e Elisa Pelle, la figlia di Giuseppe Pelle (sposato con Marianna Barbaro, figlia di Francesco ‘ciccio ‘u castanu) e nipote di Antonio Pelle ‘Gambazza’, ex Capo Crimine della ‘ndrangheta, '''due affiliati invitati alle nozze sostennero che il matrimonio Barbaro/Pelle è stato fatto per confermare la potenza delle due famiglie'''. Nell’Operazione Platino compiuta nel gennaio del 2014, attraverso le intercettazioni sarebbe emerso che il '''ruolo di reggente della Camera di Controllo ‘Lombardia’ sarebbe attribuibile a Rocco Barbaro''' <ref> Corriere della Sera,  «La Lombardia ha un nuovo boss Rocco Barbaro è il capo dei capi» , 11 gennaio 2014  [http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_gennaio_11/lombardia-ha-nuovo-boss-rocco-barbaro-capo-capi-9291d1ca-7aa3-11e3-b46a-38fa5c85cfc2.shtml] </ref> , anch’esso figlio di Francesco Barbaro ‘cicciu ‘u castanu. Gli esponenti dei 'Castanu' sono collegati, attraverso vincoli di matrimonio e nelle attività lecite e illecite, anche alle famiglie degli Agresta, Marando, Papalia, Pelle, Perre, Romeo, Sergi e Trimboli <ref> Regione Carabinieri ‘Lombardia’, Indagine Infinito, Gruppo di Monza Nucleo Investigativo, Capitolo 3.3 ‘’Dalla Tequila’’ dos alla ‘’Infinito’’ p.102, 103 </ref>.


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