250
contributi
Riga 26: | Riga 26: | ||
Il collaboratore di giustizia originario di Platì Saverio Morabito, operante nel sud-ovest milanese, riferì di un coinvolgimento di Antonio Nirta detto ‘due nasi’ (figlio di ‘don Ciccio’ [[Francesco Nirta]]) nel sequestro di Aldo Moro avvenuto a Roma il 16 marzo 1978. Il collaboratore raccontò al giudice di Milano Alberto Nobili ''"Seppi che grazie ai suoi contatti con i servizi, e verosimilmente con il generale Delfino, Antonio Nirta fu infiltrato tra le Brigate rosse e fu fisicamente presente al sequestro dell'onorevole Moro. Ho saputo tutto questo da Domenico Papalia e Paolo Sergi"''. . | Il collaboratore di giustizia originario di Platì Saverio Morabito, operante nel sud-ovest milanese, riferì di un coinvolgimento di Antonio Nirta detto ‘due nasi’ (figlio di ‘don Ciccio’ [[Francesco Nirta]]) nel sequestro di Aldo Moro avvenuto a Roma il 16 marzo 1978. Il collaboratore raccontò al giudice di Milano Alberto Nobili ''"Seppi che grazie ai suoi contatti con i servizi, e verosimilmente con il generale Delfino, Antonio Nirta fu infiltrato tra le Brigate rosse e fu fisicamente presente al sequestro dell'onorevole Moro. Ho saputo tutto questo da Domenico Papalia e Paolo Sergi"''. . | ||
=== La seconda guerra di 'ndrangheta === | === La [[seconda guerra di 'ndrangheta]] === | ||
La seconda guerra di ‘ndrangheta fu un conflitto che durò dal 1985 al 1991, il luogo in cui avvennero la maggior parte dei delitti fu la città di Reggio Calabria. I fratelli Nirta ebbero ruoli di mediazione per la conclusione dei conflitti: secondo le ricostruzioni dei collaboratori di giustizia, i clan di San Luca fecero da pacieri per la conclusione della seconda guerra di ‘ndrangheta. I Nirta mediarono per conto dei De Stefano di Reggio Calabria, i Mammoliti per conto della compagine avversaria capeggiata dagli Imerti e dai Condello. | La seconda guerra di ‘ndrangheta fu un conflitto che durò dal 1985 al 1991, il luogo in cui avvennero la maggior parte dei delitti fu la città di Reggio Calabria. I fratelli Nirta ebbero ruoli di mediazione per la conclusione dei conflitti: secondo le ricostruzioni dei collaboratori di giustizia, i clan di San Luca fecero da pacieri per la conclusione della seconda guerra di ‘ndrangheta. I Nirta mediarono per conto dei De Stefano di Reggio Calabria, i Mammoliti per conto della compagine avversaria capeggiata dagli Imerti e dai Condello. |
contributi