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<center>('''Gaspare Mutolo''')</center> | <center>('''Gaspare Mutolo''')</center> | ||
La Seconda guerra di Mafia è stato un conflitto interno alla mafia siciliana che ha causato un numero imprecisato di vittime – le cifre oscillano tra i 400 e i 1000 morti – tra il 1978 e il 1984. | |||
Le vittime sono state ammazzate per strada, in agguati e imboscate ben organizzate militarmente, oppure sono sparite nel nulla ("lupara bianca"), probabilmente strangolate e sciolte nell'acido. | |||
Il conflitto è scaturito da una forte instabilità interna all'organizzazione mafiosa, scossa dai nuovi grossissimi interessi del traffico internazionale di eroina e delle nuove ambizioni della sanguinaria fazione dei corleonesi capeggiata da [[Totò Riina|Riina]], [[Bernardo Povenzano|Provenzano]] e [[Leoluca Bagarella|Bagarella]]. Alle vittime interne interne (membri dell'organizzazione mafiosa, oppure parenti, fiancheggiatori e complici) si aggiunsero anche vittime esterne: magistrati, giornalisti, politici etc. | |||
Convenzionalmente, si usa la locuzione "seconda guerra di mafia" per distinguerla dalla [[Prima guerra di Mafia]] degli anni '60, altro grosso scontro interno all'organizzazione mafiosa. Nell'ambito della prima guerra di mafia si ricordano la [[Strage di Ciaculli]] (30 giugno 1962) e la [[Strage di viale Lazio]] (10 dicembre 1969). |
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