1 711
contributi
Riga 28: | Riga 28: | ||
*Bagheria: Alfano, Greco, Scaduto | *Bagheria: Alfano, Greco, Scaduto | ||
*Corleone - Altofonte - San Giuseppe Jato: Bagarella, Brusca, Di Carlo, Geraci, Provenzano, Mutisi, Salomone, Luciano Liggio | *Corleone - Altofonte - San Giuseppe Jato: Bagarella, Brusca, Di Carlo, Geraci, Provenzano, Mutisi, Salomone, Luciano Liggio | ||
==== Confronto con Pippo Calò ==== | |||
Durante il confronto fu sollevata la questione di un viaggio che Stefano Bontade e Salvatore Inzerillo avrebbero effettuato a Roma per incontrare Pippo Calò e discutere della situazione di tensione venutasi a creare con i Corleonesi. Calò cercò di far leva sull'improbabilità di un viaggio così lungo solo per parlare con lui qualche minuto. Cercò poi di screditare Buscetta parlando di colloqui avuti con il fratello del pentito, suo amico. Le accuse non ebbero alcun esito, e furono numerosi i momenti in cui Calò non potè replicare a Buscetta. L'esito negativo del dialogo per Calò determinò la rinuncia di tutti gli imputati che avevano richiesto altri confronti con Tommaso Buscetta. | |||
==== Altre dichiarazioni ==== | ==== Altre dichiarazioni ==== | ||
Buscetta parlò di [[Antonino Salomone]], mafioso dello schieramento perdente della Seconda Guerra di Mafia. Salomone tornò in Italia dal Brasile, dove si era trasferito e dove aveva avviato un'attività di costruzioni edili. Salomone era intanto divenuto cittadino brasiliano, e ciò rendeva ancora più inspiegabile il suo ritorno in Italia. Tommaso Buscetta affermò di avere la certezza matematica del fatto che Antonino Salomone avesse lasciato il Brasile per non essere costretto ad ucciderlo. Salomone era considerato il tramite tra i corleonesi e le famiglie americane per il traffico di stupefacenti. Antonino Salomone era stato poi arrestato nel 1984. | Buscetta parlò di [[Antonino Salomone]], mafioso dello schieramento perdente della Seconda Guerra di Mafia. Salomone tornò in Italia dal Brasile, dove si era trasferito e dove aveva avviato un'attività di costruzioni edili. Salomone era intanto divenuto cittadino brasiliano, e ciò rendeva ancora più inspiegabile il suo ritorno in Italia. Tommaso Buscetta affermò di avere la certezza matematica del fatto che Antonino Salomone avesse lasciato il Brasile per non essere costretto ad ucciderlo. Salomone era considerato il tramite tra i corleonesi e le famiglie americane per il traffico di stupefacenti. Antonino Salomone era stato poi arrestato nel 1984. |
contributi