Angelo Vassallo
Angelo Vassallo (Pollica, 22 settembre 1953 – Pollica, 5 settembre 2010), detto anche il Sindaco Pescatore è stato un politico italiano, esponente del Partito Democratico, assassinato mentre era sindaco in carica di Pollica durante il suo quarto mandato consecutivo.
Biografia
L'attività politica
Sindaco di Pollica per tre mandati: dal 1995 al 2010, ha ricoperto anche la carica di presidente della Comunità Montana Alento–Monte Stella dal 1999 al 2006 e di Consigliere Provinciale di Salerno dal 2004. Presidente della Comunità del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano; Vicepresidente delle ‘Città slow’, aderenti al manifesto dell’associazione Slow Food, è stato anche Presidente delle ‘Città Slow’ nel mondo. Nel 2009 si è speso per promuovere la proposta d’inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’umanità,[1] che è stata accolta dall’UNESCO il 16 novembre 2010. In quell'anno il Comune ha istituito il Centro Studi per la Dieta Mediterranea. Viene rieletto una quarta volta sindaco del suo paese senza poter portare a termine l'incarico. Considerato simbolo di legalità[2], ha portato avanti diverse battaglie per l'ambiente: durante il suo mandato il Comune di Pollica è diventato primo comune campano nella raccolta differenziata con il 70%, è stato anche il primo nel Cilento ad attivare un sistema depurativo delle acque e ad ottimizzarne il ciclo integrato. Dal 1989 al 2013 l’Ente viene quasi ininterrottamente premiato con la Bandiera Blu – FEE Italia; nel 2010 riceve anche quella per il porto. Dal 2000, gli vengono riconosciute le Cinque Vele di Legambiente e del Touring Club Italiano per un territorio ecocompatibile e a misura d’uomo, conquistando il primo posto in graduatoria; nel 2005 il Comune di Pollica viene premiato come Comune Verde d’Italia; nel 2006 ha ricevuto il 1° premio Città Slow.[3] Oltre alle battaglie ambientaliste contro la cementificazione dell'area di Pollica e la speculazione edilizia si è sempre schierato apertamente contro il narcotraffico, arrivando persino ad allontanare personalmente gli spacciatori dalle zone frequentate.[4]

L'omicidio
Sulle dinamiche e i responsabili dell'omicidio ci sono ancora diverse zone d'ombra, sulle quali le autorità stanno ancora investigando. Il 5 settembre 2010, dopo le 22, Angelo Vassallo stava tornando a casa a bordo della sua Audi station wagon grigia metallizzata percorrendo una strada stretta e ripida quando, appena prima del bivio che porta a casa sua, viene bloccato da un'altra macchina che procede in direzione opposta e in senso vietato. Scendono uno o due uomini che, impugnando una pistola calibro 9 esplodono nove colpi a distanza ravvicinata, sette dei quali raggiungono il bersaglio, uno al cuore.[5] I responsabili dell'omicidio non sono mai stati individuati, seppur si sospetti la matrice camorrista.[6] Il 10 settembre 2010 si sono svolti i funerali[7] celebrati dal vescovo di Vallo della Lucania a cui hanno partecipato diversi esponenti della politica nazionale, nonostante che, sulla vicenda, il Presidente del Consiglio all'epoca non ha mai proferito parola[8] Al 5 settembre 2015 l'unico indagato è Bruno Damiano, detto il "brasiliano", su cui pende l'accusa di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso.[9]
Bibliografia
- Vassallo D. - Governato N., Il sindaco pescatore, Segrate, Mondadori,2011
Sitografia
Note
- ↑ Giancarlo Galan, Ministro dell'Agricoltura, Pollica, 23 febbraio 2011
- ↑ Alfredo Greco, sostituto procuratore di Vallo della Lucania, la Repubblica, 6 settembre 2010
- ↑ Portale di Pollica, Turismo, Legalità
- ↑ Porto, edilizia, droga: un no di troppo e la camorra lo ha condannato a morte., la Repubblica, 8 settembre 2010
- ↑ "Vassallo colpito da 7 proiettili" ecco i risultati dell'autopsia, la Repubblica, 9 settembre 2010
- ↑ "Delitto su commissione della camorra" In Cilento i funerali del "sindaco eroe", la Repubblica, 10 settembre 2010
- ↑ video dei funerali di Angelo Vassallo
- ↑ video Repubblica TV: "Inquieta il silenzio intorno a vassallo"
- ↑ Cinque anni senza Angelo Vassallo, la moglie: "Ingiusto ricordarlo soltanto oggi", Salerno Today, 5 settembre 2015