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(Creata pagina con '{| |- | File:Buccinasco_copertina.jpg || '''Nando Dalla Chiesa''' - '''Martina Panzarasa''' <big><big>'''BUCCINASCO'''</big></big> ''La 'ndrangheta al Nord'' 23...') |
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''«La mafia al Nord. L'espansione della 'ndrangheta in Lombardia. Milano e i clan. Oggi è materia di discussione, oggetto di inchieste e di libri. Ma per decenni non se ne è parlato. Spesso non se ne è voluto parlare. Per pigrizia intellettuale, per insipienza, per pregiudizio etnico. Anche per interesse, piú o meno complice. Nel frattempo la 'ndrangheta è penetrata nella società lombarda come lama nel burro, trasformandola. Con metodo, con baldanza. Con lo spirito impunito di chi sapeva di potersi muovere a piacimento - in cucina come in salotto - in casa altrui, mentre sull'uscio il proprietario gridava: "Padroni in casa nostra" in direzione della tromba delle scale».'' | |||
Come è potuto accadere che la [[Categoria:'Ndrangheta|'ndrangheta]] si sia insediata alle porte di Milano? Come è potuto accadere che Buccinasco, la «Platí del nord», ne sia diventata una delle capitali? | |||
La mafia al Nord. L'espansione della 'ndrangheta alle porte di Milano. Come è potuto accadere? L'indagine sull'hinterland sud della città, '''Buccinasco, Corsico, Cesano Boscone, Rozzano e Trezzano sul Naviglio''', ha al suo centro Buccinasco, niente piú che un piccolo gruppo di cascine, diventato, negli anni delle grandi emigrazioni, culla dei clan calabresi. Fino a guadagnarsi il soprannome di «Platí del Nord» - il centro dell'Aspromonte da cui proviene il nucleo piú significativo di immigrati. | |||
Buccinasco è stato uno degli epicentri della terribile stagione dei sequestri di persona degli anni Settanta, poi uno dei fortini strategici dello spaccio di stupefacenti, quindi il regno del boss [[Antonio Papalia]], a lungo considerato il piú potente esponente della 'ndrangheta in Lombardia. | |||
Proprio lí dove la sinistra allestiva efficienti servizi sociali - e moltiplicava vie dedicate agli eroi dell'antifascismo - i gruppi calabresi lavoravano per il monopolio del ciclo del cemento, contando sul silenzio degli imprenditori e su complicità crescenti. Eppure nulla accade per caso. | |||
Cosí la storia di Buccinasco è ricostruita in stretto rapporto con i cicli delle migrazioni, lo sviluppo e il declino delle grandi fabbriche e con l'occhio sempre rivolto a ciò che accade ai piani alti dell'economia e della politica milanese e alla crisi morale di una classe dirigente. | |||
[[Categoria:I libri dell’antimafia]] [[Categoria:Einaudi]] | [[Categoria:I libri dell’antimafia]] [[Categoria:Einaudi]] |