Gioacchino Crisafulli


Gioacchino Crisafulli (Furnari, 11 marzo 1922 – Palermo, 27 aprile 1983) è stato un appuntato dei Carabinieri italiano, vittima di Cosa Nostra.

Biografia

Gioacchino era figlio di un carabiniere e membro di una famiglia numerosa. Prestò servizio di leva durante la Seconda guerra mondiale e partecipò in prima persona alle operazioni belliche. Dal gennaio del 1945 entrò nell'Arma dei Carabinieri e fu tra le altre cose agli ordini di Carlo Alberto dalla Chiesa nel Centro Repressione Forze Banditismo (C.R.F.B.) a Corleone e poi nuovamente nella Legione Carabinieri a Palermo dal 1963 al 1969. Nel gennaio del 1977 l'appuntato andò in pensione, dopo aver maturato 45 anni di servizio.

Si impegnò nella lotta alla mafia negli anni '80, nel periodo di dominio della mafia corleonese. Era già in pensione quando scoprì quello che solo in seguito ad indagini successive si rivelò essere un carico di eroina diretto al porto di Palermo e destinato ad esponenti statunitensi della criminalità organizzata. Infatti, si insospettì per le manovre di un veicolo guidato da un 'picciotto' nei pressi di casa sua. In particolare, trovava strano che il camion percorresse strade secondarie per raggiungere il porto. Decise quindi di bloccare il camion e chiedere spiegazioni riguardo a tale operazione. Nonostante il carico fosse poi giunto a destinazione, i vertici locali di Cosa Nostra videro di cattivo occhio l'intromissione di Gioachino, che venne ucciso qualche giorno dopo da due sicari con numerosi colpi di arma da fuoco.

Per l'omicidio fu condannato all'ergastolo Gioacchino Cillari, in quanto esecutore materiale. L'omicidio fu ordinato dai Capi mandamento Giuseppe Calò e Matteo Morisi, condannati anch'essi all'ergastolo.

Gioacchino Crisafulli è stato insignito di numerose onorificenze, tra cui la Medaglia d'Oro al Merito Civile conferitagli dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella tramite decreto del 5 giugno 2017.

Bibliografia