Barbaro ('ndrina)
Nel cuore dell’Aspromonte reggino sorge Platì, un paese di 3.700 abitanti. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso in “Fratelli di Sangue” scrivono ‘’ se San Luca rappresenta il cuore della ‘ndrangheta, Plati è la sua mente“. Il casato egemone del territorio è quello dei Barbaro, gli altri clan presenti a Platì sono gli Agresta, i Catanzariti, i Marando, i Molluso, i Musitano, i Papalia, i Perre, i Romeo, i Sergi, i Trimboli, i Violi e gli Zappia. I Barbaro iniziarono a realizzare i loro primi grandi introiti negli anni ’70 attraverso i sequestri di persona, in seguito reinvestiti nel più redditizio traffico di droga. Avvalendosi dei legami di sangue e delle alleanze con le altre potentissime famiglie originarie di Platì e San Luca, questa cosca risulta essere una delle più potenti compagini della mafia calabrese. Le principali attività del gruppo sono rivolte al narcotraffico, all’infiltrazione nei lavori pubblici e al movimento terra. I Barbaro sono presenti anche nel Nord-Italia (Lombardia e Piemonte), in Australia, in Europa (Spagna e Germania) e in Sud America (Colombia, Bolivia e Venezuela).
La dinastia
L’origine della dinastia dei Barbaro risale al matrimonio tra Barbaro Francesco (Platì 1873) e Carbone Marianna (Platì 1877) i cui dieci figli successivamente originarono 5 ‘cosche’:
• Barbaro Pasquale, nato a Platì il 19.07.1897, padre di Barbaro Rosario, nato a Platì il 30.09.1940, […], capo dell’omonima cosca denominata Barbaro “Rosy” • Barbaro Domenico, nato a Platì il 18.10.1900, padre di Barbaro Francesco, nato a Platì il 03.05.1927, […], capo dell’omonima cosca denominata Barbaro “Castanu” • Barbaro Serafina, nata a Platì l’08.03.1910, madre di Papalia Domenico, Antonio e Rocco nati a Platì, elementi di spicco insieme ai fratelli dell’omonima cosca Papalia • Barbaro Elisabetta, nata a Platì l’11.05.1918, madre di Perre Giuseppe, nato a Platì il 21.06.1937, […], capo dell’omonima cosca denominata Perre “Maistru” • Barbaro Antonio, nato a Platì il 30.08.1920, deceduto in data 13.03.1994, capo dell’omonima cosca denominata Barbaro “Nigru” [1]
Secondo la ricostruzione dei collaboratori di giustizia Rocco Varacalli e Rocco Marando i ‘Pillari’ e i ‘Rosy’ sarebbero federati in un'unica cosca.
Barbaro 'Castanu'
Barbaro 'Nigri'
Barbaro 'Pillari'
La storia
La faida di Castellace
I sequestri di persona
I padroni di Platì
L'uccisone del Sindaco Domenico De Maio
Le attività
Latitanza sul territorio: prestigio e potere
Il traffico internazionale di stupefacenti
Le ramificazioni
Lombardia
Il 'governo' della 'ndrangheta
Il settore del movimento terra: intimidazione ambientale
Le operazioni in cui sono stati coinvolti
Piemonte
'Minotauro' e il 'locale' di Volpiano
Germania
Australia
Note
- ↑ Regione Carabinieri ‘Lombardia’, Indagine Infinito, Gruppo di Monza Nucleo Investigativo, Capitolo 3.3 ‘’Dalla Tequila’’ dos alla ‘’Infinito’’ p.102