Luciano Leggio
Maxiprocesso
Liggio prese la parola per la prima volta il 9 aprile 1986 chiedendo il confronto con Tommaso Buscetta.
Dichiarò di essere stato raggiunto a Catania da Cicchiteddu e Buscetta nella primavera del 1970 per partecipare ad un golpe militare che avrebbe dovuto essere fatto in Italia. Leggio affermò che le seguenti condanne nei suoi confronti erano scaturite proprio dal suo rifiuto di partecipare al colpo di stato: parlò addirittura di pressioni dirette del ministro degli interni.