Processo Borsellino primo
Dopo sessantacinque ore di camera di consiglio, la Corte di Assise di Caltanissetta emette la sentenza del processo. Il processo è basato sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino.
Giuseppe Orofino viene condannato all'ergastolo per essersi procurato le disponibilità delle targhe e dei documenti di circolazione e assicurativi falsi che permettessero la circolazione della 126 e la collocazione in Via d'Amelio.
Vincenzo Scarantino viene condannato a 18 anni di reclusione e 4,5 milioni di multa. È accusato, insieme a Salvatore Profeta, di aver rubato, riempito di esplosivo e collocato in Via d'Amelio la Fiat 126. Salvatore Profeta viene condannato all'ergastolo.
Pietro Scotto