Il cielo è cosa nostra: differenze tra le versioni
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Osso, Mastrosso e Carcagnosso sono tre cavalieri spagnoli che nel XIV secolo fondano rispettivamente la Mafia, la Camorra e la ‘Ndrangheta. Qualche anno dopo aver costituito il codice della società onorata muoiono quasi contemporaneamente. Anche dopo la morte però continuano a gestire il mondo costantemente in bilico tra la pace e la guerra. | Osso, Mastrosso e Carcagnosso sono tre cavalieri spagnoli che nel XIV secolo fondano rispettivamente la Mafia, la Camorra e la ‘Ndrangheta. Qualche anno dopo aver costituito il codice della società onorata muoiono quasi contemporaneamente. Anche dopo la morte però continuano a gestire il mondo costantemente in bilico tra la pace e la guerra. | ||
Lo spettacolo si apre con il piccolo Guglielmo La Face, figlio di un trafficante d’armi affiliato alla ‘Ndrangheta che, venuto a sapere che le armi di suo padre sono finite nelle mani dell’Isis, invoca l’intervento dei tre cavalieri per sventare un imminente attacco che i terroristi islamici hanno organizzato per colpire Roma. | Lo spettacolo si apre con il piccolo Guglielmo La Face, figlio di un trafficante d’armi affiliato alla ‘Ndrangheta che, venuto a sapere che le armi di suo padre sono finite nelle mani dell’Isis, invoca l’intervento dei tre cavalieri per sventare un imminente attacco che i terroristi islamici hanno organizzato per colpire Roma. |
Versione attuale delle 20:33, 7 apr 2018
Francesco Colombo
IL CIELO È COSA NOSTRA Drammaturgia e regia: Francesco Colombo Durata: 75 minuti atto unico Interpreti: Luisa Borini, Jessica Granato, Riccardo Marotta, Pietro Pace, Daniele Paoloni Costumi: Cristiane Sampaio Scene: Valeria Mangiò Luci: Davood Kheradmand Produzione: The Ghepards |
Lo Spettacolo
Osso, Mastrosso e Carcagnosso sono tre cavalieri spagnoli che nel XIV secolo fondano rispettivamente la Mafia, la Camorra e la ‘Ndrangheta. Qualche anno dopo aver costituito il codice della società onorata muoiono quasi contemporaneamente. Anche dopo la morte però continuano a gestire il mondo costantemente in bilico tra la pace e la guerra. Lo spettacolo si apre con il piccolo Guglielmo La Face, figlio di un trafficante d’armi affiliato alla ‘Ndrangheta che, venuto a sapere che le armi di suo padre sono finite nelle mani dell’Isis, invoca l’intervento dei tre cavalieri per sventare un imminente attacco che i terroristi islamici hanno organizzato per colpire Roma. In una scena ultraterrena compaiono, risvegliati dalla preghiera del giovane, i tre grotteschi cavalieri che si preparano ad affrontare la loro “faticosa” giornata tipo: riciclare soldi sporchi, truccare risultati calcistici, corrompere personaggi influenti sia in terra che in cielo e commissionare rapimenti e omicidi. L’arrivo della lettera del giovane La Face sconvolge il loro quotidiano e i tre, sorpresi di essere completamente all’oscuro dell’attacco, decidono di intervenire.
Premi
- Vincitore del bando I Visionari d’Italia (2017)