Strage di Gioia Tauro: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 41: | Riga 41: | ||
Successivamente, in una seconda fase delle indagini, viene avanzata l’ipotesi di una possibile negligenza del personale ferroviario a bordo e alla guida del convoglio. Nel settembre del 1971, tra le pagine di un’ulteriore relazione sul caso di Gioia Tauro, si legge che “se non vi fu detonazione non poté esservi attentato dinamitardo”. Per questo motivo, ulteriori indagini, portano gli investigatori a puntare il dito contro il personale ferroviario, considerato colpevole per non aver rispettato i limiti di velocità stabiliti: nello stesso periodo, infatti, si stabilisce una riduzione della velocità a tutti i treni sulla tratta Palmi-Gioia Tauro per l’attuazione di alcuni lavori di manutenzione. | Successivamente, in una seconda fase delle indagini, viene avanzata l’ipotesi di una possibile negligenza del personale ferroviario a bordo e alla guida del convoglio. Nel settembre del 1971, tra le pagine di un’ulteriore relazione sul caso di Gioia Tauro, si legge che “se non vi fu detonazione non poté esservi attentato dinamitardo”. Per questo motivo, ulteriori indagini, portano gli investigatori a puntare il dito contro il personale ferroviario, considerato colpevole per non aver rispettato i limiti di velocità stabiliti: nello stesso periodo, infatti, si stabilisce una riduzione della velocità a tutti i treni sulla tratta Palmi-Gioia Tauro per l’attuazione di alcuni lavori di manutenzione. | ||
Il 7 luglio del 1971 una nuova relazione stabilisce che la strage di Gioia Tauro non può essere associata ad alcuno errore umano del personale ferroviario né tanto meno a nessuno mal funzionamento dei binari | Il 7 luglio del 1971 una nuova relazione stabilisce che la strage di Gioia Tauro non può essere associata ad alcuno errore umano del personale ferroviario né tanto meno a nessuno mal funzionamento dei binari <ref>Un attentato fascista provocò il deragliamento a Gioia Tauro, l'Unità, 3 novembre 1972</ref>; si definisce così la causa dolosa dell’evento. La presenza di un ordigno esplosivo sembra la spiegazione più plausibile <ref>Come i periti hanno potuto stabilire che a Gioia Tauro ci fu un attentato. La Stampa, 10 novembre 1972</ref>. | ||
Nonostante queste nuove considerazioni, il capostazione e i tre ferrovieri coinvolto nell'evento vengono chiamati a rispondere di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Alla fine, il 30 maggio del 1974 le accuse vengono considerate nulle e le indagini vengono archiviate. | Nonostante queste nuove considerazioni, il capostazione e i tre ferrovieri coinvolto nell'evento vengono chiamati a rispondere di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Alla fine, il 30 maggio del 1974 le accuse vengono considerate nulle e le indagini vengono archiviate. | ||
Riga 55: | Riga 55: | ||
A seguito delle nuove testimonianze e delle informazioni raccolte vengono considerati mandanti della strage di Gioia Tauro: Caracciolo Vincenzo, Moro Giovanni, Silverini Vito. | A seguito delle nuove testimonianze e delle informazioni raccolte vengono considerati mandanti della strage di Gioia Tauro: Caracciolo Vincenzo, Moro Giovanni, Silverini Vito. | ||
Sono considerati finanziatori della strage gli imprenditori locali Mauro Demetrio e Matacena Amedeo. | Sono considerati finanziatori della strage gli imprenditori locali Mauro Demetrio e Matacena Amedeo. | ||
==Il processo== | ==Il processo== |