Antonio Nirta: differenze tra le versioni
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I collaboratori di giustizia Filippo Barreca e Giacomo Lauro raccontarono di un coinvolgimento diretto del 'vecchio' all'interno della massoneria deviata negli anni '70. Secondo Giacomo Lauro, Antonio Nirta ''subentrò quanto meno come erede'' morale ad [[Antonio Macrì]] di Siderno, in seguito all'uccisione avvenuta il 20 gennaio 1975 nel corso della prima guerra di 'ndrangheta. Filippo Barreca sostenne ''Ho partecipato ad alcuni degli incontri avvenuti a casa mia tra Freda, Paolo Romeo e Giorgio De Stefano. Tali discorsi riguardavano la costituzione di una loggia super segreta, dovevano confluire personaggi di 'ndrangheta e della destra eversiva e precisamente lo stesso Freda, l'avvocato Paolo Romeo, l'avvocato Giorgio De Stefano, Paolo De Stefano, Peppe Piromalli, Antonio Nirta, Fefè Zerbi''. <ref> Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, XIII Legislatura, Senato della Repubblica [http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/doc/xxiii/042/d000r.htm] </ref> | I collaboratori di giustizia Filippo Barreca e Giacomo Lauro raccontarono di un coinvolgimento diretto del 'vecchio' all'interno della massoneria deviata negli anni '70. Secondo Giacomo Lauro, Antonio Nirta ''''subentrò quanto meno come erede'''' morale ad [[Antonio Macrì]] di Siderno, in seguito all'uccisione avvenuta il 20 gennaio 1975 nel corso della prima guerra di 'ndrangheta. Filippo Barreca sostenne ''''Ho partecipato ad alcuni degli incontri avvenuti a casa mia tra Freda, Paolo Romeo e Giorgio De Stefano. Tali discorsi riguardavano la costituzione di una loggia super segreta, dovevano confluire personaggi di 'ndrangheta e della destra eversiva e precisamente lo stesso Freda, l'avvocato Paolo Romeo, l'avvocato Giorgio De Stefano, Paolo De Stefano, Peppe Piromalli, Antonio Nirta, Fefè Zerbi''''. <ref> Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, XIII Legislatura, Senato della Repubblica [http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/doc/xxiii/042/d000r.htm] </ref> | ||
=== Il mediatore === | === Il mediatore === |
Versione delle 13:09, 26 mar 2014
Biografia
Il Summit di Montalto
Antonio Nirta partecipò al Summit di Montalto il 26 ottobre 1969. A causa dell'irruzione degli uomini del Commissario Sabbatino venne arrestato insieme ai suoi due fratelli Giuseppe e Francesco e ad altre 69 persone. Le imputazioni a suo carico caddero nel corso del processo di primo grado.
Il ruolo all'interno della massoneria deviata
I collaboratori di giustizia Filippo Barreca e Giacomo Lauro raccontarono di un coinvolgimento diretto del 'vecchio' all'interno della massoneria deviata negli anni '70. Secondo Giacomo Lauro, Antonio Nirta 'subentrò quanto meno come erede' morale ad Antonio Macrì di Siderno, in seguito all'uccisione avvenuta il 20 gennaio 1975 nel corso della prima guerra di 'ndrangheta. Filippo Barreca sostenne 'Ho partecipato ad alcuni degli incontri avvenuti a casa mia tra Freda, Paolo Romeo e Giorgio De Stefano. Tali discorsi riguardavano la costituzione di una loggia super segreta, dovevano confluire personaggi di 'ndrangheta e della destra eversiva e precisamente lo stesso Freda, l'avvocato Paolo Romeo, l'avvocato Giorgio De Stefano, Paolo De Stefano, Peppe Piromalli, Antonio Nirta, Fefè Zerbi'. [1]