Pentitismo: differenze tra le versioni

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<center>«''La tistimunianza è bona, ‘nsina chi nun noci a lu prossimu''»</center>
<center>«''La tistimunianza è bona, ‘nsina chi nun noci a lu prossimu''»</center>
<center>'''Proverbio Siciliano'''</center>
<center>'''Proverbio Siciliano'''</center>


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La stagione dei grandi «pentiti», come vennero impropriamente definiti i collaboratori di giustizia, fu inaugurata da [[Tommaso Buscetta]], che il 18 luglio 1984, tre giorni dopo la sua estradizione in Italia, decise di collaborare con [[Giovanni Falcone]], già impegnato nella mastodontica istruttoria del Maxiprocesso. Per 45 giorni il "''boss dei due mondi''", come lo aveva soprannominato la stampa, mise nero su bianco tutto quello che sapeva su Cosa Nostra. Fu talmente importante la testimonianza di Buscetta, che Falcone ebbe a dire, anni dopo:
La stagione dei grandi «pentiti», come vennero impropriamente definiti i collaboratori di giustizia, fu inaugurata da [[Tommaso Buscetta]], che il 18 luglio 1984, tre giorni dopo la sua estradizione in Italia, decise di collaborare con [[Giovanni Falcone]], già impegnato nella mastodontica istruttoria del Maxiprocesso. Per 45 giorni il "''boss dei due mondi''", come lo aveva soprannominato la stampa, mise nero su bianco tutto quello che sapeva su Cosa Nostra. Fu talmente importante la testimonianza di Buscetta, che Falcone ebbe a dire, anni dopo:


''Prima di lui, non avevo - non avevamo - che un'idea superficiale del fenomeno mafioso. Con lui abbiamo cominciato a guardarvi dentro. Ci ha fornito numerosissime conferme sulla struttura, sulle tecniche di reclutamento, sulle funzioni di Cosa Nostra. Ma soprattutto ci ha dato una visione globale, ampia, a largo raggio del fenomeno. Ci ha dato una chiave di lettura essenziale, un linguaggio, un codice. È stato per noi come un professore di lingue che ti permette di andare dai turchi senza parlare coi gesti.''<ref>Falcone G., [[Cose di Cosa Nostra]], Milano, BUR, 1991, pag.41</ref>
''Prima di lui, non avevo - non avevamo - che un'idea superficiale del fenomeno mafioso. Con lui abbiamo cominciato a guardarvi dentro. Ci ha fornito numerosissime conferme sulla struttura, sulle tecniche di reclutamento, sulle funzioni di Cosa Nostra. Ma soprattutto ci ha dato una visione globale, ampia, a largo raggio del fenomeno. Ci ha dato una chiave di lettura essenziale, un linguaggio, un codice. È stato per noi come un professore di lingue che ti permette di andare dai turchi senza parlare coi gesti.''<ref>Falcone G., [[Cose di Cosa Nostra]], Milano, BUR, 1991, pag.41</ref>


== Il primo pentito ==
== Il primo pentito ==
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Nonostante le sue dichiarazioni avessero portato inizialmente all'arresto di quaranta membri della cosca di Altarello di Baida, alla fine gli unici ad essere condannati furono Vitale e suo zio Titta nel 1977. In particolare, Vitale fu dichiarato semi-infermo di mente e affetto da schizofrenia da varie perizie psichiatriche ordinate dalla Procura e rinchiuso nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. In ragione di ciò, le sue dichiarazioni su Cosa Nostra vennero considerate '''inattendibili'''.
Nonostante le sue dichiarazioni avessero portato inizialmente all'arresto di quaranta membri della cosca di Altarello di Baida, alla fine gli unici ad essere condannati furono Vitale e suo zio Titta nel 1977. In particolare, Vitale fu dichiarato semi-infermo di mente e affetto da schizofrenia da varie perizie psichiatriche ordinate dalla Procura e rinchiuso nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. In ragione di ciò, le sue dichiarazioni su Cosa Nostra vennero considerate '''inattendibili'''.
Ad undici anni dalla sua decisione di collaborare con la giustizia, Vitale verrà rilasciato dal manicomio criminale e tornerà a stare in famiglia. Domenica 2 dicembre 1984, di ritorno dalla messa con la madre, viene ucciso a colpi di lupara sotto casa.  
Ad undici anni dalla sua decisione di collaborare con la giustizia, Vitale verrà rilasciato dal manicomio criminale e tornerà a stare in famiglia. Domenica 2 dicembre 1984, di ritorno dalla messa con la madre, viene ucciso a colpi di lupara sotto casa.  


== Buscetta: effetto domino ==
== Buscetta: effetto domino ==
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Le rivelazioni rese da uomini d'onore del calibro di Buscetta non solo permisero di arrivare alle condanne del Maxiprocesso, ma generarono anche '''un diverso clima nella società civile siciliana''', che si mobilitò a sostegno dei magistrati del Pool con iniziative, dibattiti nelle scuole, manifestazioni: fu l'inizio della cosiddetta "[[Primavera di Palermo]]". Il nuovo sindaco della città, [[Leoluca Orlando]], eletto nell'estate del 1985, chiese e ottenne anche la costituzione in parte civile della città al processo.
Le rivelazioni rese da uomini d'onore del calibro di Buscetta non solo permisero di arrivare alle condanne del Maxiprocesso, ma generarono anche '''un diverso clima nella società civile siciliana''', che si mobilitò a sostegno dei magistrati del Pool con iniziative, dibattiti nelle scuole, manifestazioni: fu l'inizio della cosiddetta "[[Primavera di Palermo]]". Il nuovo sindaco della città, [[Leoluca Orlando]], eletto nell'estate del 1985, chiese e ottenne anche la costituzione in parte civile della città al processo.
Mentre sul piano giudiziario e sociale il movimento antimafia riuscì a trarre nuova linfa vitale dal pentitismo, sul fronte politico e istituzionale lo scetticismo nei confronti di questo straordinario strumento processuale portò a '''pesanti ritardi''' nell'approvazione di una normativa giuridica ''ad hoc'', pari a quella adottata per combattere la lotta armata e il terrorismo alla fine degli anni '70: mentre la speciale circostanza attenuante «''per chi aiutasse concretamente l'autorità inquirente nella raccolta di prove decisive per l'individuazione e la cattura dei concorrenti nel reato''»<ref>Cfr art.4 d.l. n.625 15/12/1979, poi convertito nella legge n.15 il 6/02/1980</ref> divenne definitiva nel febbraio 1980, una specifica attenuante per i pentiti di mafia fu introdotta solo undici anni dopo, con l'art.8 del decreto legge n.152, emanato il 13 maggio '91, poi convertito nella legge [[203/1991 (Legge)|203]], approvata il 12 luglio dello stesso anno.  
Mentre sul piano giudiziario e sociale il movimento antimafia riuscì a trarre nuova linfa vitale dal pentitismo, sul fronte politico e istituzionale lo scetticismo nei confronti di questo straordinario strumento processuale portò a '''pesanti ritardi''' nell'approvazione di una normativa giuridica ''ad hoc'', pari a quella adottata per combattere la lotta armata e il terrorismo alla fine degli anni '70: mentre la speciale circostanza attenuante «''per chi aiutasse concretamente l'autorità inquirente nella raccolta di prove decisive per l'individuazione e la cattura dei concorrenti nel reato''»<ref>Cfr art.4 d.l. n.625 15/12/1979, poi convertito nella legge n.15 il 6/02/1980</ref> divenne definitiva nel febbraio 1980, una specifica attenuante per i pentiti di mafia fu introdotta solo undici anni dopo, con l'art.8 del decreto legge n.152, emanato il 13 maggio '91, poi convertito nella legge [[203/1991 (Legge)|203]], approvata il 12 luglio dello stesso anno.  


== Il chiodo fisso di Riina ==
== Il chiodo fisso di Riina ==
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''primo, se si riusciva a rintracciarli, di eliminarli; non potendoli rintracciare a loro, di potere arrivare ai familiari o a persone amici, cioè a persone più care a loro, come meglio si poteva bloccare questo fenomeno… Cosa Nostra era preoccupata per i collaboranti… spioni o confidenti; nei confronti dei pentiti, c’è era il massimo della pena, cioè, cercarli per poterli distruggere nella maniera più categorica.''<ref>Corte di Assise di Palermo, II Sezione, Procedimento Penale a carico di Bagarella Leoluca Biagio + 66, Udienza del 13 ottobre 1997</ref>
''primo, se si riusciva a rintracciarli, di eliminarli; non potendoli rintracciare a loro, di potere arrivare ai familiari o a persone amici, cioè a persone più care a loro, come meglio si poteva bloccare questo fenomeno… Cosa Nostra era preoccupata per i collaboranti… spioni o confidenti; nei confronti dei pentiti, c’è era il massimo della pena, cioè, cercarli per poterli distruggere nella maniera più categorica.''<ref>Corte di Assise di Palermo, II Sezione, Procedimento Penale a carico di Bagarella Leoluca Biagio + 66, Udienza del 13 ottobre 1997</ref>


== Dopo il Maxiprocesso ==
== Dopo il Maxiprocesso ==
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=== Le accuse di Spatola ===
=== Le accuse di Spatola ===
Ad aggiungere benzina sul fuoco furono le accuse mosse da uno dei pentiti storici, [[Rosario Spatola]], che in un esposto inviato ai presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato e ai giornali denunciò una serie di distorsioni e gravi fatti, tra i quali spiccò quella di concordare le versioni a tavolino, in cambio di regalie elargite dalla struttura di protezione. Va detto che le accuse di Spatola, la cui attendibilità non fu mai provata, arrivarono solo dopo la revoca, nel giugno 1997, dei benefici previsti dal programma di protezione perché, a parere della Commissione centrale, aveva esaurito il suo contributo ai dibattimenti e violato alcune regole comportamentali previste dalla legge.  
Ad aggiungere benzina sul fuoco furono le accuse mosse da uno dei pentiti storici, [[Rosario Spatola]], che in un esposto inviato ai presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato e ai giornali denunciò una serie di distorsioni e gravi fatti, tra i quali spiccò quella di concordare le versioni a tavolino, in cambio di regalie elargite dalla struttura di protezione. Va detto che le accuse di Spatola, la cui attendibilità non fu mai provata, arrivarono solo dopo la revoca, nel giugno 1997, dei benefici previsti dal programma di protezione perché, a parere della Commissione centrale, aveva esaurito il suo contributo ai dibattimenti e violato alcune regole comportamentali previste dalla legge.  


== La proposta di legge Flick-Napolitano ==
== La proposta di legge Flick-Napolitano ==
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# abolire l'impunità totale e prevedere un congruo periodo di detenzione dell'ex-mafioso;
# abolire l'impunità totale e prevedere un congruo periodo di detenzione dell'ex-mafioso;
# consentire il sequestro e la confisca dei beni del pentito acquisiti illecitamente.
# consentire il sequestro e la confisca dei beni del pentito acquisiti illecitamente.


== I processi ai politici ==
== I processi ai politici ==
La presentazione del disegno di legge non placò gli animi dei detrattori della collaborazione presenti in Parlamento, anzi. In coincidenza con i cosiddetti "processi politici" che vedevano figure di primo piano della Prima Repubblica sotto processo per le dichiarazioni rese dai pentiti portò il livello dello scontro tra le forze politiche ai massimi. Esattamente come ai tempi del Maxiprocesso, parole come «''pentiti ad orologeria''» e «''pentitocrazia''» compaiono nuovamente nel dibattito politico. In particolare, tra i processi più contestati dai detrattori dei pentiti vi fu quello a '''[[Giulio Andreotti]]''' (il dominus democristiano della Prima Repubblica), a '''[[Francesco Musotto]]''' (ex-socialista, noto avvocato), a '''[[Calogero Mannino]]''' (ex-potente ministro dc), '''[[Franz Gorgone]]''' (potente notabile dc palermitano) e al questore '''[[Bruno Contrada]]''' (numero 3 del Sisde). A scatenare i garantisti presenti in Parlamento furono in particolare i 30 mesi di detenzione preventiva scontati da quest'ultimo.  
La presentazione del disegno di legge non placò gli animi dei detrattori della collaborazione presenti in Parlamento, anzi. In coincidenza con i cosiddetti "processi politici" che vedevano figure di primo piano della Prima Repubblica sotto processo per le dichiarazioni rese dai pentiti portò il livello dello scontro tra le forze politiche ai massimi. Esattamente come ai tempi del Maxiprocesso, parole come «''pentiti ad orologeria''» e «''pentitocrazia''» compaiono nuovamente nel dibattito politico. In particolare, tra i processi più contestati dai detrattori dei pentiti vi fu quello a '''[[Giulio Andreotti]]''' (il dominus democristiano della Prima Repubblica), a '''[[Francesco Musotto]]''' (ex-socialista, noto avvocato), a '''[[Calogero Mannino]]''' (ex-potente ministro dc), '''[[Franz Gorgone]]''' (potente notabile dc palermitano) e al questore '''[[Bruno Contrada]]''' (numero 3 del Sisde). A scatenare i garantisti presenti in Parlamento furono in particolare i 30 mesi di detenzione preventiva scontati da quest'ultimo.  


== La nuova strategia di Cosa Nostra: «il recupero del figliol prodigo» ==
== La nuova strategia di Cosa Nostra: «il recupero del figliol prodigo» ==
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== La controriforma del 2001 ==
== La controriforma del 2001 ==
 
Il 13 febbraio 2001 venne approvata la «''Modifica della disciplina della protezione e del trattamento sanzionatorio di coloro che collaborano con la giustizia, nonché disposizioni a favore delle persone che prestano testimonianza''», meglio nota come legge n. [[45/2001 (Legge)|45/2001]].
 


== Fenomenologia del Pentito ==
== Fenomenologia del Pentito ==