Tommaso Buscetta: differenze tra le versioni
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==== La strage dei Buscetta ==== | ==== La strage dei Buscetta ==== | ||
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Così Buscetta disegna la mappa del potere di Cosa Nostra sulla città di Palermo: | Così Buscetta disegna la mappa del potere di Cosa Nostra sulla città di Palermo: | ||
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*Bagheria: Alfano, Greco, Scaduto | *Bagheria: Alfano, Greco, Scaduto | ||
*Corleone - Altofonte - San Giuseppe Jato: Bagarella, Brusca, Di Carlo, Geraci, Provenzano, Mutisi, Salomone, Luciano Liggio | *Corleone - Altofonte - San Giuseppe Jato: Bagarella, Brusca, Di Carlo, Geraci, Provenzano, Mutisi, Salomone, Luciano Liggio | ||
==== Altre dichiarazioni ==== | |||
Buscetta parlò di Antonino Salomone, mafioso dello schieramento perdente della Seconda Guerra di Mafia. Salomone tornò in Italia dal Brasile, dove si era trasferito e dove aveva avviato un'attività di costruzioni edili. Salomone era intanto divenuto cittadino brasiliano, e ciò rendeva ancora più inspiegabile il suo ritorno in Italia. Tommaso Buscetta affermò di avere la certezza matematica del fatto che Antonino Salomone avesse lasciato il Brasile per non essere costretto ad ucciderlo. |
Versione delle 20:05, 16 feb 2013
Vita
Pentimento
Maxiprocesso
La strage dei Buscetta
La mappa delle famiglie
Così Buscetta disegna la mappa del potere di Cosa Nostra sulla città di Palermo:
- Porta Nuova: guidata da Pippo Calò, Salvatore Lo Presti, Gaetano Carollo, Giovanni Carollo, Salvatore Cocuzza
- San Lorenzo - Partanna: famiglie Bonanno, Madonia, Riccobono
- Uditore: famiglie Buscemi, Sciarrabba, Bonura
- Villagrazia: Vernengo, Pullarà, Bontade
- Corso dei Mille: Zanca, Marchese, Tinnirello
- Kalsa: Spadaro, Senapa
- Ciaculli: Greco, Prestifilippo, Puccio
Nel circondario di Palermo, questa è la suddivisione delle famiglie:
- Cinisi - Partinico: Di Maggio, Badalamenti, Coppola, Pipitone
- Bagheria: Alfano, Greco, Scaduto
- Corleone - Altofonte - San Giuseppe Jato: Bagarella, Brusca, Di Carlo, Geraci, Provenzano, Mutisi, Salomone, Luciano Liggio
Altre dichiarazioni
Buscetta parlò di Antonino Salomone, mafioso dello schieramento perdente della Seconda Guerra di Mafia. Salomone tornò in Italia dal Brasile, dove si era trasferito e dove aveva avviato un'attività di costruzioni edili. Salomone era intanto divenuto cittadino brasiliano, e ciò rendeva ancora più inspiegabile il suo ritorno in Italia. Tommaso Buscetta affermò di avere la certezza matematica del fatto che Antonino Salomone avesse lasciato il Brasile per non essere costretto ad ucciderlo.