Antonio Cangiano
Antonio "Tonino" Cangiano (Casapesenna, 1949 – Casapesenna, 23 ottobre 2009) è stato un politico napoletano, vittima innocente della Camorra.
Biografia
Iscrittosi giovanissimo al Partito Comunista Italiano, nel 1973, a 24 anni, venne eletto nel Consiglio Comunale di Casapesenna. Nel 1988 diventò vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, con l'intenzione di mettere mano al piano regolatore e di bloccare una serie di appalti concessi attraverso gare irregolari a imprese vicine al clan dei Casalesi, di cui era membro di spicco il compaesano Michele Zagaria.
L'agguato che lo rese invalido
La sera del 4 ottobre 1988 i Casalesi decisero di mandare un messaggio chiaro, gambizzandolo. Tonino rimase invalido, in carrozzella, e successivamente subì un'amputazione. Tuttavia, non lasciò il suo impegno politico.
L'elezione a sindaco
Quando nel 1993 si tornò a votare, accettò la richiesta del parroco del paese, don Luigi Menditto, di candidarsi a sindaco con una lista civica, con la quale vinse le elezioni. Tuttavia, dopo l'omicidio di don Peppe Diana a Casal di Principe, il paese confinante, gli arrivò un messaggio: «Se non te ne vai, metteremo in carrozzella anche i tuoi familiari».
Isolato politicamente, con solo il gruppo di giovani della sua lista a sostenerlo, Tonino gettò la spugna e si dimise. Subì persino l'onta dell'assoluzione dei due camorristi che lo ridussero su una sedia a rotelle. Continuò tuttavia a fare l'Ingegnere e nel 2009 accettò nuovamente di candidarsi a sindaco, senza però risultare eletto.
La nuova candidatura a sindaco e la morte
Nel 2012 il Comune sarebbe stato sciolto per infiltrazioni camorristiche, portando al commissariamento, ma Cangiano non vide mai l'epilogo della usa sconfitta elettorale: morì a 60 anni, il suo fisico non resse più.
«Ha amato la giustizia, l’ha cercata e ha pagato per lei», ricordò don Luigi Menditto al funerale.
Memoria
Nel 2010 ad Antonio Cangiano vene intitolato il centro sociale di Casapesenna, creato dieci anni prima con i fondi del Ministero dell'Interno e della Comunità Europea gestiti dal consorzio Agrorinasce.
Il 19 novembre 2014 a Casal di Principe venne celebrata una messa per tutte le vittime di camorra dell'agro-aversano e dell'area nord di Napoli. Tra queste fu ricordato anche Cangiano.
Bibliografia
- Antonio Maria Mira, Storia di Tonino Cangiano e di un segno che resta, Avvenire, 8 ottobre 2013