Categoria:Sacra Corona Unita: differenze tra le versioni

Riga 10: Riga 10:
''«Così che per una serie di attività illecite rappresenta da tempo immemorabile una sorta di terreno naturale di sconfinamento, a volte con sortite rapide quanto micidiali (si pensi ai sequestri di persona consumati negli anni ’70-80 dal Salento al nord Barese ed ai grossi sbarchi di tabacchi lavorati esteri, droga ed armi lungo le estese coste della regione) e di progetto, non nuovo, di farne una vera e propria terra di conquista criminale''»<ref>Maritati 1993, p.120</ref>  
''«Così che per una serie di attività illecite rappresenta da tempo immemorabile una sorta di terreno naturale di sconfinamento, a volte con sortite rapide quanto micidiali (si pensi ai sequestri di persona consumati negli anni ’70-80 dal Salento al nord Barese ed ai grossi sbarchi di tabacchi lavorati esteri, droga ed armi lungo le estese coste della regione) e di progetto, non nuovo, di farne una vera e propria terra di conquista criminale''»<ref>Maritati 1993, p.120</ref>  


Sono proprio i sequestri di persona che hanno rappresentato un punto di incontro tra esponenti della ‘ndrangheta calabrese e i delinquenti comuni. Un altro fattore è stato quello dell’invio al soggiorno obbligato nella regione, di esponenti appartenenti alle organizzazioni mafiose tradizionali. Nacque quindi una vera e propria divisione dei territori, Cosa nostra<ref>Un consistente numero di appartenenti a Cosa nostra si insedia, dunque, in Puglia e traffica in eroina (Gorgoni 1995, pp. 268-9)</ref> più rilevante nelle province di Brindisi e Lecce, le cosche calabresi nell’area di Taranto e la camorra nel Foggiano. Proprio da quest’ultima area partì quel processo di colonizzazione che faceva capo a Raffaele Cutolo.   
Sono proprio i sequestri di persona che hanno rappresentato un punto di incontro tra esponenti della ‘ndrangheta calabrese e i delinquenti comuni. Un altro fattore è stato quello dell’invio al soggiorno obbligato nella regione, di esponenti appartenenti alle organizzazioni mafiose tradizionali. Nacque quindi una vera e propria divisione dei territori, Cosa nostra<ref>Un consistente numero di appartenenti a Cosa nostra si insedia, dunque, in Puglia e traffica in eroina (Gorgoni 1995, pp. 268-9)</ref> più rilevante nelle province di Brindisi e Lecce, le cosche calabresi nell’area di Taranto e la camorra nel Foggiano. Proprio da quest’ultima area partì quel processo di colonizzazione che faceva capo a Raffaele Cutolo<ref>R. Sciarrone, Mafie vecchie, mafie nuove, Donzelli Editore, Roma, 2009, p.177</ref> .   
È opportuno inoltre ricordare che le organizzazioni mafiose si affermano in un periodo in cui la regione Puglia, tra il 1985-86, registra tassi elevati di sviluppo economico, smentendo di fatto il luogo comune secondo cui la mafia tende a svilupparsi solo nelle aree povere ed arretrate del territorio nazionale. Da queste premesse è possibile affermare una serie di fattori rilevanti che hanno determinato l’espansione del modello mafioso:
È opportuno inoltre ricordare che le organizzazioni mafiose si affermano in un periodo in cui la regione Puglia, tra il 1985-86, registra tassi elevati di sviluppo economico, smentendo di fatto il luogo comune secondo cui la mafia tende a svilupparsi solo nelle aree povere ed arretrate del territorio nazionale. Da queste premesse è possibile affermare una serie di fattori rilevanti che hanno determinato l’espansione del modello mafioso:


1 711

contributi