Giuseppe Gullì

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Giuseppe Gullì( N.D., 1918 - Locri, 21 febbraio 1980) è stato un farmacista e politico calabrese, ucciso dalla 'ndrangheta.

Biografia

Giuseppe era sposato e padre di tre figli. Consigliere provinciale a Reggio Calabria per la Democrazia Cristiana, venne rapito da quattro banditi mentre stava rientrando a casa a bordo della sua auto intorno all'una di notte del 21 febbraio 1980 in contrada Moro di Fossato, a Montebello Ionico, in provincia di Reggio Calabria.

Indagini e processi

Le indagini presero quasi subito una buona piega, resistendo anche ad alcuni tentativi di depistaggio, il primo dei quali si registrò pochi giorni dopo il sequestro, quando alla Gazzetta del Sud arrivò una lettera con una foto del farmacista, la richiesta di un riscatto e frasi inneggianti alla rivoluzione armata.

Nessuno tuttavia credette a questa ipotesi e le indagini si indirizzarono subito sui sequestri di 'ndrangheta. Presto arrivarono i primi risultati delle indagini, che portarono al fermo della telefonista, delle vivandiere e del fiancheggiatore. Furono individuati anche i capi dell'organizzazione: Domenico Martino, Domenico e Tommaso Rodà, padre e figlio, entrambi latitanti.

Infine, fu scoperto anche il covo, una grotta naturale nei pressi di San Lorenzo, dove furono rinvenuti i segni evidenti della prigionia ma di Gullì non vi era alcuna traccia.

Il processo, iniziato nello stesso anno, nonostante ulteriori tentativi di depistaggio ancora mirati a ipotizzare una matrice politica, portò a diverse condanne a 30 anni, poi ridotte in appello. Dopo un anno dal sequestro, la famiglia lanciò l'ennesimo appello ai sequestratori, dicendosi pronta a pagare. Ma quell'appello cadde nel vuoto e non ve ne furono altri. Giuseppe Gullì non venne mai ritrovato.

Bibliografia

  • Danilo Chirico, Alessio Magro, Dimenticati - vittime della 'ndrangheta, Roma, Castelvecchi Editore, 2010