Matteo Messina Denaro: differenze tra le versioni
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Il [[26 luglio]] [[2010]] il collaboratore di giustizia Manuel Pasta dichiarò che il boss aveva incontrato alcuni capi-mafia della provincia di Palermo mentre assisteva alla partita di calcio Palermo - Sampdoria, tenutasi il [[9 Maggio]] precedente presso lo stadio "Renzo La Barbera". Oggetto dell'incontro erano i possibili attentati nei confronti dei giudici e di alcuni membri della squadra mobile di Palermo che indagavano sui traffici di Cosa Nostra. Tuttavia, il boss latitante si disse contrario<ref>Salvo Palazzolo, ''Il latitante Messina Denaro allo Stadio per Palermo-Samp'', La Repubblica, 26 luglio 2010.</ref>. | Il [[26 luglio]] [[2010]] il collaboratore di giustizia Manuel Pasta dichiarò che il boss aveva incontrato alcuni capi-mafia della provincia di Palermo mentre assisteva alla partita di calcio Palermo - Sampdoria, tenutasi il [[9 Maggio]] precedente presso lo stadio "Renzo La Barbera". Oggetto dell'incontro erano i possibili attentati nei confronti dei giudici e di alcuni membri della squadra mobile di Palermo che indagavano sui traffici di Cosa Nostra. Tuttavia, il boss latitante si disse contrario<ref>Salvo Palazzolo, ''Il latitante Messina Denaro allo Stadio per Palermo-Samp'', La Repubblica, 26 luglio 2010.</ref>. | ||
====L'arresto di Leo Sutera : Lo scontro in Procura tra Teresa Principato e Francesco Messineo==== | ====L'arresto di Leo Sutera: Lo scontro in Procura tra Teresa Principato e Francesco Messineo==== | ||
Nel [[2012]] i carabinieri del Ros, coordinati dalla Procuratrice Aggiunta [[Teresa Principato]] che coordinava il pool che dava la caccia a Messina Denaro, furono a un passo dall'arrestare Messina Denaro, dopo due anni di indagini nei confronti del boss agrigentino Leo Sutera. Tuttavia, il [[26 giugno]] un'operazione della DDA di Palermo, coordinata dal Procuratore Aggiunto Vittorio Teresi e autorizzata dal Procuratore Capo Francesco Messineo, portò all'arresto di 46 persone, tra cui Sutera, decapitando le cosche agrigentine ma facendo saltare anche i due anni di lavoro del pool della Principato. Da lì ne nacque uno scontro pubblico tra la Principato da una parte e Messineo e Teresi dall'altra, che si difesero sostenendo che vi era pericolo di fuga da parte degli indagati<ref>Lirio Abbate, ''op.cit.'', pp.201-202; Adnkronos, ''Mafia: pm Teresi, Csm informato male su cattura Messina Denaro'', 13 giugno 2013.</ref>. | Nel [[2012]] i carabinieri del Ros, coordinati dalla Procuratrice Aggiunta [[Teresa Principato]] che coordinava il pool che dava la caccia a Messina Denaro, furono a un passo dall'arrestare Messina Denaro, dopo due anni di indagini nei confronti del boss agrigentino Leo Sutera. Tuttavia, il [[26 giugno]] un'operazione della DDA di Palermo, coordinata dal Procuratore Aggiunto Vittorio Teresi e autorizzata dal Procuratore Capo Francesco Messineo, portò all'arresto di 46 persone, tra cui Sutera, decapitando le cosche agrigentine ma facendo saltare anche i due anni di lavoro del pool della Principato. Da lì ne nacque uno scontro pubblico tra la Principato da una parte e Messineo e Teresi dall'altra, che si difesero sostenendo che vi era pericolo di fuga da parte degli indagati<ref>Lirio Abbate, ''op.cit.'', pp.201-202; Adnkronos, ''Mafia: pm Teresi, Csm informato male su cattura Messina Denaro'', 13 giugno 2013.</ref>. | ||