Pierpaolo Farina, sociologo, ideatore e direttore di WikiMafia, ottiene un altro e importante riconoscimento: è il vincitore del prestigioso Premio Giorgio Ambrosoli, promosso dal Comune di Milano in memoria dell’Avvocato Ambrosoli, ucciso nel capoluogo milanese l’11 luglio 1979 su ordine del finanziere Michele Sindona.
Farina, che ha conseguito presso l’Università degli Studi di Milano il titolo di Dottore di Ricerca in Studi sulla Criminalità Organizzata il 13 luglio 2021, aveva già vinto lo scorso novembre il prestigioso Premio Giovanni Falcone.
La sua tesi (“Le affinità elettive. Il rapporto tra mafia e capitalismo in Lombardia“) analizza le cause della crescente «domanda di mafia» in Lombardia, regione unanimemente considerata la «locomotiva d’Italia». Recuperando il concetto di «affinità elettive» di Pierre Bourdieu, il lavoro di ricerca ricostruisce le tappe del radicamento mafioso nel tessuto socio-economico, politico e culturale regionale, in particolare nella città di Milano.
Il Premio Giorgio Ambrosoli
Nato nel 1999, il Premio viene assegnato a giovani laureati o ricercatori che nelle loro tesi abbiano affrontato il tema dell’etica applicata all’attività economica, della corruzione e del rapporto tra economia legale e criminale, anche di stampo mafioso.
Questo premio conferma una volta di più l’assoluta qualità della direzione scientifica di WikiMafia e ci riempie di orgoglio, anche a fronte degli strumentali attacchi di alcune parti politiche nelle ultime settimane, in relazione alla campagna “Parlate di mafia“.
Nel commentare la notizia sui suoi profili social, Farina ha scritto: «Sono emozionato e felice di ricevere questo prestigioso riconoscimento e ringrazio la Commissione che ha deciso di assegnarmelo. Mi conforta e mi sprona ad andare avanti nel mio continuo lavoro di ricerca su questo tema, iniziato ben dieci anni fa con la mia tesi magistrale. Come direbbe Riccardo Orioles: “Alla faccia dei Cavalieri”!»
La consegna del Premio, venerdì 10 marzo 2023
Venerdì 10 marzo, alle h 11:00, presso la Sala dell’Orologio di Palazzo Marino, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Giorgio Ambrosoli. Insieme all’Assessore al Bilancio Emmanuel Conte, presenti Umberto Ambrosoli e Tiziano Barbetta, membri della commissione giudicatrice, Annalori Gorla e Stefano Mattachini Ambrosoli, rispettivamente vedova e nipote dell’avvocato. Il premio è stato assegnato con la seguente motivazione:
Il candidato si è domandato come e dove sia stato possibile che in un sistema economico all’avanguardia come quello lombardo, che ha radici nei valori dell’illuminismo dei fratelli Verri e di Cesare Beccaria, siano penetrate le organizzazioni mafiose.
A questa domanda di ricerca il candidato dà risposta attraverso un’ampia, avvincente e approfondita analisi storica, a partire dal Settecento sino ai giorni nostri.
Il lettore viene così condotto a cogliere come, in un tessuto economico sociale sano e ricco di valori positivi, vi fosse però anche un sostrato valoriale potenzialmente affine, nel cui humus sono andate formandosi alcune frazioni della classe imprenditoriale e professionale milanese e lombarda che si sono lasciate contagiare dalla mafia.
Dalla narrazione emerge inoltre come sia mancato un forte e unanime impegno dell’anima democratico-repubblicana della borghesia milanese nel contrasto alla mafia e come un tale impegno le consentirebbe di avere finalmente la meglio sulla stessa.
La tesi merita di essere premiata per il rigore, la profondità, la chiarezza delle analisi e per i convincenti risultati a cui perviene.