Milano Capitale Antimafia – Firma e impegnati!

Milano Capitale Antimafia. Questa immagine suggestiva iniziò a circolare nel novembre 2017, quando la città fu scelta come sede degli Stati Generali della Lotta alle Mafie. Effettivamente, in sei anni Milano era passata dal negazionismo assoluto della presenza mafiosa a un dinamismo unico nel panorama nazionale che si fondava su una grande sinergia tra Comune, Università, Procura e associazionismo, soprattutto giovanile (dal palco eravamo intervenuti anche noi). 

Visto il gran lavoro svolto negli ultimi dieci anni, a partire dalla giunta Pisapia, ci saremmo aspettati che il dibattito politico si concentrasse anche sulle tante cose da fare, soprattutto a livello di città metropolitana, per evitare un’avanzata nell’economia milanese dei capitali mafiosi, visto il fiume di denaro in arrivo sia col PNRR sia con le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. 

Tuttavia, così non è stato. Con questa call to action rivolta ai candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale/municipale abbiamo tentato di riportare il tema al centro del dibattito cittadino. Ci siamo riusciti parzialmente solo grazie ai social media, dato che i grandi giornali, dal “Corriere della Sera”, a “La Repubblica”, fino a “Il Fatto Quotidiano”, non hanno ripreso la notizia della call, né la nostra analisi sui programmi per le Comunali, dove le parole mafia e criminalità organizzata erano praticamente assenti.

Milano Capitale Antimafia, per davvero

Per diverse settimane abbiamo lavorato insieme ai nostri attivisti, ma non solo. Alla fine, grazie anche al supporto di David Gentili, presidente della Commissione Antimafia Comunale uscente, ed Eleonora Montani, prof.ssa dell’Università Bocconi esperta di anti-racket e anti-usura, abbiamo sintetizzato in otto punti le sfide cruciali che la città si troverà ad affrontare nella lotta alla mafia e alla corruzione nei prossimi cinque anni.

Abbiamo chiesto quindi ai candidati sindaco e ai candidati consigliere di impegnarsi pubblicamente sul tema della lotta alla mafia e alla corruzione, sottoscrivendo gli 8 punti attraverso un modulo pubblicato su questa pagina. Abbiamo aggiunto man mano i loro nominativi, non appena pervenivano. Di seguito il testo degli 8 punti sottoscritti dai vari candidati.

1. Capitali trasparenti

La città di Milano è sinonimo di investimenti, soprattutto immobiliari. Crocevia di interessi, attira capitali da tutto il mondo. Sempre più spesso però non vi è certezza sull’origine dei capitali investiti in città. 

Chiediamo alla futura amministrazione di continuare a pretendere la dichiarazione del titolare effettivo da parte di ogni soggetto imprenditoriale o fondo di investimento che voglia fare impresa su aree pubbliche o di pubblico interesse, facendo sì che la città di Milano sia capofila nella richiesta a livello nazionale delle modifiche legislative necessarie, a partire dall’entrata in funzione del registro dei titolari effettivi previsto dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 2021/369(1) della Commissione Europea.

Questo strumento si rende necessario per prevenire l’uso del sistema finanziario per fini di riciclaggio di denaro sporco della criminalità organizzata e diventa fondamentale soprattutto in vista dei grandi progetti di rigenerazione urbana come quelli che interessano le aree degli Scali Ferroviari o di Piazzale Loreto ed edifici simbolo della città di Milano come lo Stadio di San Siro.

Ecco perché crediamo sia necessario che la futura amministrazione rifiuti quelle proposte che dovessero arrivare da enti radicati in paradisi fiscali, societari e bancari, dove è oggettivamente quasi impossibile l’accertamento della veridicità della dichiarazione sul titolare effettivo.

2. Prevenire il riciclaggio

Chiediamo inoltre alla futura amministrazione di proseguire nell’applicazione della normativa antiriciclaggio e nel contrasto all’evasione fiscale, anche a livello cittadino.

Crediamo sia necessario formare un gruppo di lavoro ad hoc nel quale dirigenti adeguatamente formati siano in grado di affinare la capacità del Comune di Milano di incrociare dati e riuscire a segnalare tempestivamente operazioni sospette a rischio di riciclaggio, ai sensi della l. 231/2007, oppure di formulare richiesta alla Prefettura di un’informativa antimafia oppure proporre alla Procura della Repubblica una misura di prevenzione patrimoniale.

A tal proposito, crediamo sia necessario monitorare i cambi di proprietà delle attività commerciali, soprattutto in un periodo come questo segnato dalla grave crisi economica generata dalla pandemia globale, rendendo accessibili i dati alla cittadinanza.

3. Olimpiadi e PNRR senza mafia

In vista delle Olimpiadi Milano-Cortina e della realizzazione delle opere connesse al PNRR, chiediamo ai candidati sindaco e ai candidati consigliere di impegnarsi sin da ora nell’assicurare l’approvazione di un protocollo antimafia e anticorruzione sulla falsariga di Expo2015, affinché si scongiuri il pericolo di un’infiltrazione della criminalità organizzata nei futuri cantieri.

Prevenire le infiltrazioni e gli episodi di corruzione nei lavori delle Olimpiadi e nelle opere del PNRR deve essere una priorità per la nuova amministrazione. Chiediamo quindi un osservatorio permanente su questi due ambiti che si occupi anche di valutare preventivamente i profili di rischio sulle varie opere.

4. Chi finanzia il candidato?

Chiediamo a ciascun candidato sindaco e consigliere trasparenza sui finanziamenti ricevuti già in campagna elettorale, mantenendo aggiornati sul proprio sito web o profili social l’entità dei contributi elettorali ricevuti da privati o imprese, mantenendo il dato aggiornato almeno settimanalmente. 

La conoscenza di questo dato è essenziale per la vita democratica cittadina, dato che consente di capire da chi è sostenuto un candidato e se vi è coerenza tra le sue proposte e quelle dei suoi sostenitori, soprattutto se si tratta di privati con interessi economici in città. Inoltre, si rivela strumento decisivo per il futuro Sindaco nella scelta degli Assessori, scongiurando eventuali conflitti di interesse.

5. Racket e Usura

Racket e usura sono due fenomeni drammaticamente presenti anche sul territorio milanese. Chiediamo alla futura amministrazione di promuovere attività di contrasto a questi due fenomeni garantendo adeguato supporto alle vittime di questi reati, anche eventualmente col potenziamento degli sportelli esistenti. 

Troviamo a tal proposito utile la prosecuzione dell’esperienza, d’intesa con la Prefettura di Milano, del Tavolo di coordinamento tra gli sportelli esistenti nella Città Metropolitana che si occupano di sostegno e assistenza alle vittime di mafia, estorsione e usura, al fine di fornire all’Osservatorio Provinciale, istituito presso la Prefettura, ogni utile elemento, ai fini della pianificazione di misure ed azioni preventive mirate.

6. In tribunale contro la mafia

Chiediamo ai candidati sindaco l’impegno, in caso di elezione, a costituire parte civile il Comune di Milano in tutti i processi di mafia, criminalità organizzata, racket e usura che riguardino il territorio metropolitano, informando i cittadini sul contenuto e sull’evoluzione dei processi, eventualmente stabilendo partnership con le associazioni che si occupano sul tema per garantire un’adeguata presenza della società civile in aula.

7. Commissione e Comitato Antimafia

Chiediamo ai candidati sindaco e ai candidati consigliere l’impegno a confermare l’istituzione della Commissione Comunale Antimafia e del Comitato di esperti a sostegno della giunta. In particolare, chiediamo che la Commissione comunale antimafia mantenga la sua natura di permanente, garantendo l’elezione a presidente di un consigliere con adeguata esperienza in materia.

Per quanto riguarda il Comitato di esperti nominati dal Sindaco, chiediamo che venga unificato a quello anticorruzione, dato che mafia e corruzione sono due facce della stessa medaglia.

8. Valorizzare i beni confiscati

Chiediamo alla futura amministrazione di proseguire con l’attività di valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, sia attraverso iniziative conoscitive come il tradizionale Festival, sia attraverso procedure più rapide di assegnazione, stabilendo partnership con Fondazioni ed enti di beneficenza per provvedere all’iniziale messa in sicurezza e ristrutturazione degli stessi, oltre ai tradizionali fondi previsti dalla legge.

I beni confiscati possono diventare un punto di partenza importante per la riqualificazione culturale, sociale e urbana dei quartieri, soprattutto quelli più periferici, se gli enti del terzo settore e i giovani che quotidianamente li vivono sono messi nelle condizioni ottimali di gestirli. Ogni bene restituito alla comunità è infatti un presidio di legalità in più sul territorio, in grado di promuovere valori e buone pratiche contro la cultura mafiosa, nonché memoria condivisa sulla storia del fenomeno mafioso a Milano.

Milano Capitale Antimafia – Adesioni

In questa sezione verranno elencati i candidati sindaco e consigliere che hanno deciso di impegnarsi pubblicamente su questi otto punti nei prossimi cinque anni.

Candidati sindaco

I candidati sindaco aderenti sono stati solo 4 su 13 totali. Eccoli in ordine di adesione:

  1. Gabriele Antonio Mariani (Liste Milano in Comune; Lista CivicAmbientalista) – adesione l’8/09/2021, h 17:08; 
  2. Layla Pavone (Lista Movimento 5 Stelle) – adesione il 22/09/2021, h 18:02;
  3. Beppe Sala (Liste Partito Democratico, Beppe Sala Sindaco, Milano Unita, Europa, Riformisti, Verde, Milano in Salute, Milano Radicale, Volt) – adesione il 23/09/2021, h 15:21;
  4. Giorgio Goggi (Liste Socialisti di Milano, Milano Liberale) – adesione il 23/09/2021, h 21:09.

Candidati al Consiglio Comunale e ai Municipi

Sono stati 184 i candidati aderenti in totale. Dei 138 candidati in Consiglio Comunale ne sono stati eletti 17, mentre dei 46 candidati ai vari Municipi 16. Di seguito la tabella in cui è possibile consultare i vari nominativi. Sono stati nominati assessori dal Sindaco Beppe Sala Lamberto Bertolè (Welfare e Salute), Gaia Romani (Servizi Civici), Arianna Censi (Mobilità e Trasporti), Elena Grandi (Ambiente).