Nando dalla Chiesa è netto: “Io su San Siro decido chi voto come Sindaco“. In un’intervista a Fanpage, il direttore dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano parla di ‘ndrangheta, sanità lombarda, antimafia in tempi di covid, e tocca anche la questione stadio.
Nando dalla Chiesa su San Siro
«La vicenda di San Siro è simbolica, anche dell’arroganza che hanno alcune società nei confronti di Milano. Ho letto la dichiarazione che viene fatta dalla proprietà dell’Inter ed è ridicola. In un Paese normale sarebbe rigettata e trattata con assoluto disprezzo.
Chi gli ha detto che potevano demolire San Siro e fare un altro stadio che nessun tifoso chiede? Chi gli ha detto che potevano fare quelle specie di ultimatum ai poteri pubblici della seconda città d’Italia, la prima per reputazione internazionale? Chi glielo ha detto?
È evidente che qui hanno colto delle debolezze che non sono tanto del Sindaco quanto di strutture più complessive e che comunque hanno a che fare con l’amministrazione comunale e hanno pensato di entrarci dentro.
Siccome la non trasparenza dei capitali è sempre cattiva consigliera ed è sempre un passaggio, non tanto in questo caso, ma se passa il principio che i capitali possano non essere trasparenti e un signore incappucciato si presenta dal Comune per ottenere qualcosa, senza che il Comune sappia chi è, una volta che passa questo principio è finita».
L’appello di WikiMafia e il silenzio di Beppe Sala
Nando dalla Chiesa lo scorso 14 luglio era stato il primo firmatario del nostro Appello per la trasparenza su San Siro, rivolto al Sindaco di Milano Beppe Sala e al Presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolé. Qui trovate anche un nostro dossier al riguardo.
Superate le 1000 adesioni, anche da parte di personalità di rilievo cittadino, lo scorso 1° febbraio abbiamo inviato Appello e firme, chiedendo un riscontro a entrambi. Dopo quasi 3 mesi, non abbiamo avuto alcun riscontro da parte del Sindaco (diversamente che dal Presidente Bertolé). Attualmente la questione San Siro è bloccata solo per via della traballante proprietà dell’Inter, non certo per la questione della trasparenza dei capitali delle due squadre.
Da ieri Milano ha una piazza intitolata a Piersanti Mattarella in via della Moscova, nel cuore di Milano. Nella delibera di intitolazione si legge:
in poche settimane fece approvare riforme del governo regionale in direzione della trasparenza. Ma è sul fronte degli appalti e dell’urbanistica che si alzò il livello dello scontro: la giunta Mattarella riuscì a comprimere gli spazi della speculazione edilizia nelle aree del ‘verde agricolo’ bloccando gli interessi di mafiosi e palazzinari insieme a quelli di una certa politica che su quegli interessi aveva costruito consensi”
Nell’attesa di ricevere un qualche cenno da parte del Sindaco sul nostro Appello con primo firmatario Nando dalla Chiesa, possiamo solo auspicare che alle belle parole spese ad ogni commemorazione dei nostri martiri seguano anche i fatti. Sulla questione San Siro Beppe Sala può prendere come esempio di fermezza e autorevolezza politica proprio l’operato di Piersanti Mattarella.